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Infortuni. Sbarra: “Aumento denunce e incidenti mortali è l’ennesimo allarmante segnale di fronte al quale il Paese deve reagire unito. Cisl impegnata in mobilitazione da Sud a Nord, con assemblee nei luoghi di lavoro e iniziative sui territori”

Pubblicato il 29 Feb, 2024

“L’aumento delle denunce di infortunio sul lavoro e degli incidenti mortali certificato dall’Inail è l’ennesimo allarmante segnale di fronte al quale il Paese deve reagire unito”. E’ quanto sottolinea il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. “Serve un grande risveglio nazionale, che non ammette bandierine identitarie. La Cisl è impegnata per questo in una mobilitazione da Sud a Nord, con assemblee nei luoghi di lavoro e iniziative sui territori. Vogliamo dare profondità a una battaglia di civiltà per frenare una scia di sangue che porta via oltre mille vittime l’anno e macchia i valori della Costituzione. Sono condivisibili le misure varate dal Governo, ma bisogna connetterle a una strategia nazionale partecipata dalle parti sociali, sindacato in testa. Il dialogo deve essere costante e strutturato, verso un patto tra istituzioni, mondo del lavoro e imprese. Vanno rafforzate le ispezioni sui luoghi della produzione ed incrociate le banche dati; le tutele degli appalti pubblici sono da estendere anche ai grandi cantieri privati; occorre promuovere ad ogni livello cultura della sicurezza e della legalità, inasprendo le sanzioni penali contro il lavoro sommerso, facendo un grande investimento sulla prevenzione, istituendo la materia nelle scuole dell’obbligo. Fondamentale agire anche sulle relazioni industriali, riconoscendo ai delegati della sicurezza maggiori poteri decisionali e di controllo. Quella della sicurezza è una priorità che riguarda tutti e su cui ogni componente politica e sociale deve sentirsi coinvolta”.

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