“Abbiamo una grande responsabilità nella scuola e fuori dalla scuola: promuovere un messaggio forte del rispetto della persona e della vita. Dobbiamo arginare il fenomeno della violenza e del bullismo. La scuola per essere vocata al futuro deve essere una scuola che unisce, cura, trasforma, che non lascia indietro nessuno. Una scuola che non sia disarticolata in venti sistemi regionali, ma l’asse portante su cui costruire un Progetto-Paese unitario, condiviso e inclusivo. Solo cosi è capace di costruire alleanze educative vere, radicate nei territori, di dare partecipazione viva, feconda, delle comunità educanti”. E’ quanto ha sottolineato oggi a Trieste la Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola concludendo il Congresso nazionale della Cisl Scuola.
“Occorre difendere l’autonomia scolastica e riqualificare il ruolo degli organi collegiali, la massima espressione di partecipazione che la scuola italiana abbia sperimentato nell’arco di quasi 50 anni, riconoscendo ruolo, protagonismo e responsabilità a chi la scuola, nelle sue diverse componenti e funzioni, la vive nella propria quotidianità”, ha aggiunto la leader Cisl. “Tutto l’opposto di una deriva centralistica e burocratica che mal si concilia con l’adattività e la proattività che la velocità e la complessità dei cambiamenti in cui siamo immersi impongono”, ha sottolineato la numero uno Cisl.
“Il rinnovo contrattuale ha una rilevanza decisiva sia a livello nazionale sia a livello di istituto. Significa ridare dignità e valore a chi lavora nella scuola attraverso riconoscimenti economici comparabili alla media europea. Ma anche incentivi per chi opera in contesti di maggiore disagio, collegati alla formazione e all’aggiornamento. Occorrono percorsi di progressione professionale, una più efficace conciliazione tra tempi di vita e di lavoro per tutti i profili, docenti, personale Ata, dirigenti scolastici. E bisogna superare una volta per tutte l’annoso problema del precariato, rivedendo il sistema di reclutamento e dando prospettive di stabilizzazione anche attraverso il riconoscimento della professionalità acquisita in anni di contratti a termine. Non chiediamo la luna, ma l’attribuzione di un diritto alla dignità del lavoro svolto. Tanto più quando il datore è lo Stato”. Fumarola ha ringraziato la Cisl Scuola per il grande lavoro di rappresentanza e di contrattazione che porta avanti quotidianamente, con passione e competenza. “Un impegno che va al di là della tutela di una categoria, perché investe direttamente la capacità, la valorizzazione, le rivendicazioni, le aspettative di chi, ogni giorno, attraverso il proprio lavoro, dà forma al futuro di intere generazioni. Una funzione insostituibile in ogni epoca e in qualunque territorio, in contesti sociali fragili, come quelli delle grandi periferie urbane e vaste aree del Mezzogiorno, dove la scuola rimane il primo elemento di inclusione e coesione sociale” ha concluso la numero uno Cisl.
Istruzione. Fumarola al Congresso Nazionale della Cisl Scuola: “Con il contratto ridare dignità e valore a chi ci lavora attraverso riconoscimenti economici comparabili alla media europea”

Pubblicato il 12 Giu, 2025