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Calabria. Preoccupazione di Cgil Cisl Uil per la situazione dell’ordine pubblico

Pubblicato il 19 Gen, 2016

19 gennaio 2016. Forte allarme e preoccupazione vengono espresse dalle segreterie regionali di CGIL – CISL – UIL a seguito dei gravi atti intimidatori dei giorni scorsi. Il reiterarsi di episodi del genere – affermano Tramonti, Gravano e Biondo -, che purtroppo hanno visto il culmine con il grave atto nei confronti del dottor Nicola Gratteri, rappresenta il segnale inequivocabile del persistente clima di tensione che si continua a vivere nella nostra Regione, con l’evidente scopo di destabilizzare l’importante azione di contrasto alla criminalità organizzata e a seminare un clima di vera e propria invivibilità civile e sociale. La Calabria e le tante forze sane della società non possono accettare tutto ciò e per questo occorre insistere con una forte risposta di lotta e di mobilitazione democratica per richiamare lo Stato e le Istituzioni ad elevare l’azione di contrasto alle mafie attraverso un maggiore controllo del territorio e di tutela degli attori economici e sociali che contribuiscono allo sviluppo regionale. CGIL – CISL – UIL, nella convinzione che la lotta alla ‘ndrangheta e a tutte le forme di illegalità si fa con l’azione quotidiana, attraverso comportamenti coerenti, preannunciano iniziative e momenti di mobilitazione per rispondere con le armi della protesta civile e democratica alla sfida della criminalità organizzata e di chiunque pensi di condizionare negativamente l’azione quotidiana dei calabresi. A questo proposito CGIL – CISL – UIL condividono le richieste di convocazione di un comitato nazionale per la sicurezza e l’ordine pubblico in Calabria e sollecitano il Governo ad intervenire in tal senso in tempi brevi.

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