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Puglia. Vendita e rilancio Ilva, Cisl e Fim Cisl Taranto Brindisi: “Obiettivi strategici irrinunciabili per Taranto e per il Paese”

Pubblicato il 10 Mag, 2016

Taranto, 10 maggio 2016 – “Rilanciare l’intero gruppo industriale Ilva e in particolare lo stabilimento siderurgico di Taranto significherà rilanciare e salvaguardare l’intero settore industriale italiano”: è quanto sostenuto dalla delegazione Cisl formata da Giuseppe Farina, Segretario confederale nazionale, Antonio Castellucci, Segretario generale Cisl Taranto Brindisi, Raffaele Apetino della Fim Cisl nazionale e Valerio D’Alò, Segretario generale Fim Cisl Taranto Brindisi, nell’Audizione informale dei sindacati Cgil Cisl Uil sulle procedure di cessione del Gruppo Ilva, avvenuta stamani alla Camera dei Deputati, presso la X Commissione Attività produttive. “Sosteniamo con decisione la necessità di un confronto serrato e di merito con chi andrà a rilevare il Gruppo, nel momento in cui se ne conoscerà il piano industriale che, però, dovrà necessariamente contenere investimenti, innovazione, ambientalizzazione – dichiarano congiuntamente a fine audizione Antonio Castellucci e Valerio D’Alò – così come importante sarà la salvaguardia occupazionale non solo dei dipendenti diretti dell’Ilva ma anche di chi è stato ed è impegnato nell’indotto e nell’appalto, cioè di quelle migliaia di lavoratori e delle loro famiglie ormai al collasso sociale simboleggiato dal rischio di restare senza lavoro e senza reddito non essendoci, ancora, garanzie per ulteriori ammortizzatori sociali.” Altre valutazioni esposte dei due esponenti sindacali riguardano “il prolungarsi dell’amministrazione straordinaria che sta di fatto rallentando la realizzazione dell’Aia nello stabilimento di Taranto, al pari dell’ordinaria manutenzione degli impianti che al momento non paiono in grado di garantire gli standard di produzione e di sicurezza per il depauperamento delle rispettive strutture” inoltre ribadendo che “ormai prossimi a conoscere le cordate degli acquirenti o affittuari del Gruppo industriale, la stessa vendita dovrà essere complessiva senza spezzettamenti ed avere come suggello di garanzia l’interesse pubblico tramite la Cassa Depositi e Prestiti.” Castellucci e D’Alò, infine valutano “positivamente che il Governo, con l’audizione odierna, abbia dato seguito a quanto richiesto dai lavoratori con lo sciopero unitario del 10 febbraio u.s. a Taranto, ovvero di avvalorare concretamente la propria attenzione per lo stabilimento siderurgico ionico considerata della sua importanza strategica per le politiche industriali del Paese” e, al contempo rilanciano “la necessità che siano rispettati i tempi di vendita così che siano restituite per intero allo stabilimento ionico le potenzialità produttive .”

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