
Ospite della Conferenza organizzativa della Cisl siciliana, dove è stato illustrato dalla Cisl regionale un piano in cinque punti “per portare la Sicilia fuori dalle secche della crisi e dell’emergenza finanziaria e chiesto al Governo un protocollo d’impegni, Furlan si è quindi soffermata sul tema Mezzogiorno, sui “colpevoli” ritardi dei governi negli ultimi trenta-quarant’anni nell’affrontare la questione e sulla proposte per il rilancio di cui la Cisl discuterà domani a Bari in un importante incontro”Ripartire dal Mezzogiorno per far crescere il Paese” il cui hashtag ufficiale sarà proprio #CislperilSud.
Si è poi espressa sulla “vergognosa” situazione delle infrastrutture nellla regione:”E’ incompatibile con la qualità della vita dei cittadini e soprattutto con l’economia della Sicilia e del Sud” ha detto. “Servono investimenti infrastrutturali per questa parte del Paese -ha sottolineato – con un occhio vigile alla legalità e al contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici”.
Ed infine un appello a Fiat affinché si ricordi di Termini Imerese: “Credo sia un’opportunità’ non solo per la Sicilia ma per tutto il Paese. D’altra parte Fiat e’ diventata un’impresa a livello mondiale, molto competitiva, con grandi utili grazie anche agli accordi sul nuovo modello contrattuale che ha realizzato nel nostro Paese. Fiat riveda la sua posizione e investa, credo sia assolutamente appropriato.Troppo tardi? “Se si vuole investire e rilanciare sviluppo e occupazione la parola tardi non esiste. Esiste la parola facciamolo -ha concluso precisando come l’appello non sia rivolto solo a Fiat. “Credo siano tanti i soggetti che si debbano mobilitare per risolvere questa tema, in primis il grande impegno da parte delle istituzioni locali” ha concluso.



