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Scuola. Gissi (Cisl Scuola): la ministra Giannini eviti alle scuole e ai Dirigenti una fatica inutile

Pubblicato il 23 Mag, 2016

Roma, 22 maggio 2016. “Quando le molestie burocratiche sconfinano nella vessazione. È il caso del Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità (PTTI), complesso documento che le nostre scuole sono state invitate a predisporre entro il 30 maggio, come da indicazioni – discutibilissime – del MIUR. Ora si apprende che il Consiglio dei Ministri, nella sua riunione del 16 maggio, avrebbe approvato il FOIA, infelice acronimo con cui viene definito il decreto legislativo di revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza (Freedom of information act) – dichiara la Segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi – Ebbene, nel FOIA la redazione del PTTI da parte delle scuole non è più prevista. Nel frattempo i Dirigenti Scolastici stanno lavorando, con procedura complessa, a un adempimento per il quale incombe una scadenza (30 maggio), ma che in base a quanto già deciso dal Governo non dovrebbe più essere richiesto alle scuole. Peccato che il decreto legislativo, come è noto, produca i suoi effetti solo 15 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi sicuramente dopo il 30 maggio. A questo punto i Dirigenti Scolastici – continua la Gissi – vivono un vero e proprio paradosso: devono rispettare la scadenza del 30 maggio, sapendo che il Piano sarà dichiarato non più dovuto solo pochi giorni dopo, o possono farne a meno, come logica e buon senso suggeriscono? Dal MIUR, manco a dirlo, assoluto silenzio. Viene da chiedersi: ma la ministra Giannini, era presente o no alla riunione del Consiglio dei Ministri? Si è accorta di quello che è stato deciso? Nel caso le fosse sfuggito glielo ricordiamo noi – conclude la segretaria della Cisl Scuola – chiedendole di non perdere altro tempo e di fare subito ciò che avrebbe dovuto fare da una settimana: rimuova un obbligo assurdo ed eviti di costringere i dirigenti a sobbarcarsi una fatica del tutto inutile”.

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