20 marzo 2017.Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria commenta quanto successo a Locri riguardo le scritte rinvenute sui muri dell’Arcivescovato. “Quanto accaduto a Locri dopo la commovente giornata di ieri che ha registrato una partecipazione corale alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è una ferita che riguarda l’intera comunità metropolitana. Non possiamo che esprimere ferma condanna nei confronti di un gesto riprovevole che colpisce chi, senza dubbio alcuno, si è sempre speso con coraggio ed abnegazione per veicolare l’immagine migliore della nostra terra. Un atto di arroganza e presunzione che se, in primis, s’indirizza all’impegno che Libera e la Chiesa rivolgono quotidianamente ad una realtà dalle tante sfaccettature e dalle enormi problematiche, ha voluto anche indirizzarsi alla maggioranza onesta del territorio. È a loro soprattutto – aggiunge la Perrone – che oggi va il nostro sostegno incondizionato: a chi ogni giorno si spende lavorando eticamente ed onestamente, superando ostacoli e difficoltà, facendosi portavoce di una laboriosità improntata sul concetto di legalità e trasparenza. Siamo sicuri che tale episodio non sarà strumento di arretramento nella lotta costante alle più invasive forme di criminalità, ma al contrario, farà vedere ancora una volta la capacità di reazione pacifica della collettività. Una battaglia nella quale, però – conclude Rosi Perrone – bisogna confrontarsi ad armi pari. Se la ‘ndrangheta utilizza l’arroganza e la violenza, la società civile deve ribattere avendo a disposizione spazi concreti di crescita e sviluppo che non siano inquinati da dubbie connivenze. Come Cisl saremo sempre al fianco di chi vuole, con fermezza, realizzare tali presidi, nella convizione che determinate condizioni debbano essere create in un clima di collaborazione e dialogo”.