Roma, 21 Marzo 2018 – “Una decisione gravissima” per i sindacati l’attivazione da parte di Roma Multiservizi delle procedure di licenziamento per 30 dipendenti. Decisone che “l’azienda ha preso nonostante, negli incontri con le organizzazioni sindacali, si richiedevano soluzioni diverse dai licenziamenti e si proponevano, invece, soluzioni di tipo conservativo come il ricorso agli ammortizzatori sociali” sottolineano in una nota congiunta Paolo Terrinoni e Carlo Costantini rispettivamente Responsabile della CISL di Roma Capitale Rieti e Segretario Generale della FISASCAT CISL di Roma Capitale Rieti. “L’azienda, da parte sua, – spiegano – non ha ritenuto percorribile questa soluzione, nonostante le sollecitazioni della Regione Lazio. Noi ricordiamo sempre che Multiservizi è una società partecipata che è di proprietà al 51 per cento del comune di Roma. Quindi se una soluzione va trovata questa deve essere trovata di concerto con l’amministrazione capitolina che deve far valere la sua quota di maggioranza e pretendere di trovare soluzioni diverse dal licenziamento. Per noi è irricevibile la proposta di ritirare i licenziamenti solo dopo che i lavoratori avranno accettato l’assunzione, sempre a Multiservizi non negli uffici ma nelle scuole. La CISL e la FISASCAT CISL di Roma Capitale Rieti si pongono due domande: se non ci sono fondi per pagare 30 lavoratori negli uffici, come possono esserci nelle scuole? Dobbiamo forse pensare che la presa di posizione della società in merito ai licenziamenti debba essere interpretata come una forzatura di Multiservizi per ottenere nuove commesse in affidamento? Se qualcuno pensa di utilizzare i lavoratori come pacchi postali è necessario che sappia che non accetteremo passivamente le decisioni prese ma ci attiveremo in tutte le sedi per porre fine a questa situazione”.
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