Milano, 9 Maggio 2918 – Sono circa 300 i lavoratori forestali nella regione che per un altro mese e mezzo restano in attesa di incarico e quindi senza lavoro e senza stipendio a causa del rinvio a giugno dell’esito del bando sulle misure forestali atteso per aprile,. E’ quanto denuncia la Fai Cisl Lombardia avvertendo come anche per l’estate sia “a rischio la manutenzione del territorio boschivo, dei sentieri e dei torrenti della regione.
“Ciò che è stato fatto in questi anni da Regione Lombardia con il “Piano di sviluppo rurale” ha avuto un effetto certo: mettere in grossa difficoltà i Consorzi Forestali e con essi a rischio il lavoro di centinaia di persone e la manutenzione del territorio montano e boschivo”, afferma Oliviero Sora, segretario regionale Fai Cisl Lombardia, che insieme agli altri sindacati del settore ha chiesto un incontro urgente all’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e al Sistema del Verde di Regione Lombardia, Fabio Rolfi.
“La Regione ha fatto slittare a giugno l’esito del bando sulle misure forestali atteso per l’inizio di aprile, con la graduatoria dei progetti approvati e l’assegnazione dei finanziamenti – aggiunge Sora -. In questo modo i circa 300 lavoratori che dovrebbero occuparsi della manutenzione del territorio montano restano per un altro mese e mezzo senza lavoro e senza stipendio. Il tutto va ad aggiungersi ai cinque mesi invernali senza reddito per il fermo di tutte le attività”.
La Valle Camonica è il territorio più colpito da questi ritardi. “Probabilmente una qualche responsabilità – afferma Sora – è anche dei Comuni che sono soci dei Consorzi forestali e che non sono riusciti ad attivare quelle soluzioni che la Comunità Montana ha consigliato per poter partire con i lavori primaverili”.
La Fai Cisl Lombardia auspica che l’assessore Rolfi convochi al più presto i sindacati “e chiarisca – conclude Oliviero Sora – se se vuole dare un segnale di discontinuità rispetto alla gestione passata, ponendo finalmente la giusta attenzione al nostro territorio montano”.