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Edilizia. Macale (Filca Cisl): “Dopo maltempo paese da ricostruire”

Pubblicato il 5 Nov, 2018

Roma, 5 novembre 2018. “La situazione del Paese è gravissima: da un alto si bloccano tutte le opere, cancellando il futuro. Dall’altro si assiste inermi alla devastazione del territorio, che continua a provocare vittime. Il governo si assuma le proprie responsabilità: sblocchi i cantieri, provvedendo a realizzare le infrastrutture indispensabili per rendere l’Italia più moderna; provveda ad una rapida ed efficace manutenzione delle opere esistenti; metta in campo tutte le risorse e gli strumenti per realizzare la grande opera più urgente ed importante per il Paese, vale a dire la messa in sicurezza del territorio”. Lo ha dichiarato il segretario nazionale della Filca-Cisl, Stefano Macale. “Il gap infrastrutturale che paghiamo nei confronti dell’Europa si colma realizzando le opere come Tav, Terzo Valico, Gronda e Tap, per citarne alcune, e non certo con il reddito di cittadinanza. E i nostri cittadini hanno diritto ad infrastrutture moderne e sicure, a vivere in un territorio senza rischi. Oggi invece assistiamo alla politica del ‘no’ a prescindere per le grandi opere, e alla mancanza di una programmazione nel tempo e di risorse certe per mettere in sicurezza il territorio. Un atteggiamento perdente e inaccettabile, che condanna il Paese e gli italiani alla sconfitta, all’arretratezza, a vivere nel rischio e nel pericolo. Un dato su tutti: dal 2010 al 2016 ci sono state circa 250 vittime per maltempo e danni per oltre 8 miliardi, senza contare le tragedie di queste ore. Tutto questo mentre in Parlamento giace ancora la legge sulla difesa del suolo, indispensabile per fermare la cementificazione e incentivare i cantieri ‘buoni’. Noi non restiamo a guardare, e siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni a nostra disposizione per indurre il governo ad invertire la rotta e assicurare un futuro al Paese”, ha concluso Macale.

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