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Campania. Cgil, Cisl e Uil Napoli su manovra finanziaria: “il Mezzogiorno non necessita di assistenza sanitaria ma di lavoro ma di lavoro e crescita”

Napoli 8 novembre 2018 – A Napoli e al Mezzogiorno non serve assistenza, ma politiche e strumenti per uno sviluppo strutturale e duraturo che producano occupazione di qualità e crescita economica” sostengono Cgil, Cisl e Uil Napoli che oggi hanno discusso con i lavoratori la piattaforma di proposte di Cgil, Cisl e UIl nazionali. Presenti all’attivo unitario Walter Schiavella, segretario generale della Cgil Napoli, Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Napoli e Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl nazionale.
“Nella legge di bilancio mancano le risposte adeguate per i comuni che, come quello di Napoli, sono in pre-dissesto e non possono subire ulteriori tagli di risorse e di organico, né tantomeno possono permettersi un commissariamento – affermano dal sindacato – Il tutto ricadrebbe sui cittadini e sui lavoratori in termini di riduzione dei già insufficienti servizi erogati, tanto più che la situazioneoccupazionale è al collasso e il territorio metropolitano rischia di perdere altri migliaia di posti di lavoro.
Mezzogiorno, quindi, incentivi per lo sviluppo e l’occupazione, riforma fiscale, lotta all’evasione, ammortizzatori sociali, pensioni, sanità, scuola e pubblica amministrazione: sono tra i molteplici i punti scanditi dai vertici nazionali nella loro piattaforma unitaria di modifica della legge di bilancio del Governo,sottoposta in questi giorni ai quadri, dirigenti e lavoratori in tutti i territori. L’utilizzo degli oltre 22 miliardi di spesa da parte del governo dovrebbe essere più mirato , secondo i Sindacati, puntando su politiche che mettano al centro il lavoro, l’occupazione femminile e giovanile, azioni rivolte a contrastare l’esclusione sociale e la povertà, investimenti in infrastrutture materiali e sociali, nell’ industria, nell’innovazione e nella ricerca.
Sulla “vertenza Mezzogiorno” Cgil, Cisl e UIl hanno obiettivi unitari e chiedono azioni ed impegni più concreti al Governo per i quali non escludono di mettere in campo iniziative unitarie nelle prossime settimane

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