Roma 21 gennaio 2019 . Si è riunita e insediata oggi la Commissione di esperti sull’Intelligenza Artificiale presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Ha aperto i lavori Andrea Cioffi, Sottosegretario all’Industria che ha sottolineato l’importanza di contribuire come paese ad una strategia continentale dell’UE sul tema dell’AI, su cui bisogna giocare uniti, auspicando un laboratorio europeo sull’AI su modello del CERN.
Bisogna immaginare e lavorare ha detto il Sottosegretario, a un AI che non sostituisca, l’intelligenza biologica ma che rappresenti un sostegno, un lavoro congiunto tra uomo e macchina.
La commissione si è data il mese di marzo, come punto di arrivo ad un primo livello di analisi verso una strategia nazionale per l’AI.
Cioffi ha anche illustrato la dotazione di fondi messa a disposizione: 45 mln per finanziare dei bandi su AI e un secondo dispositivo di finanziamento da definire con una dotazione di 50mln di euro a cui si aggiungeranno altri fondi per la creazione di data center nazionali.
Il direttore delle Politiche industriali PMI e incentivi alle imprese Stefano Firpo del MiSE, ha illustrato le direzioni del piano di azione presentato il 7 dicembre 2018, in ambito UE in materia di AI e gli ambiti di cooperazione, in cui i Paesi dell’Unione devono dotarsi di una Strategia nazionale sull’AI in cui si definiscano investimenti e misure d’azione. Firpo ha sottolineato, come l’Europa sia ancora molto dietro rispetto a Nord America e Asia.
La dotazione di oltre 20 mld di investimenti Pubblici e privati su AI messa in campo per il triennio 2018-2020 ha l’obiettivo di recuperare questo gap.
Firpo ha anche illustrato alcune principali direzioni di lavoro della commissione: 1) Valorizzare la ricerca, portando l’AI dal laboratorio al mercato; 2) Competenze ed Educazione apprendimento permanente; 3) attrarre e favorire investimenti; 4) I dati come nuovo fattore della produzione; 5) Cornice normativa e impatti etici; 6) Miglioramento dei servizi pubblici attraverso l’IA.
Il leder della Fim Cisl Marco Bentivogli intervenendo ha rimarcato come la Fim Cisl, da tempo, si sta occupando dei temi legati alle tecnologie e all’AI, in particolare come queste stanno cambiando il lavoro e le imprese. Il tessuto industriale italiano è composto per lo più da piccole e medie imprese che hanno scarsa capacità d’investimenti e d’integrazione, anche se non mancano casi virtuosi. Come Paese, infatti, abbiamo purtroppo un virus che non ci porta ad integrare tra loro le tante cose positive che facciamo mentre gli altri paesi hanno piani di miliardi di $. La scarsa capacità di far squadra a livello nazionale e continentale rischia di essere letale. Bisogna fare presto, perché più passa il tempo e più il disallineamento delle professionalità digitali necessarie cresce con negative ripercussioni sull’occupazione.
Bentivogli ha aggiunto, nell’Industria si stanno già modificando le competenze e professionalità richieste dalle imprese. Per questo è importante che dentro la strategia nazionale per l’AI ci sia una strategia che guardi alla formazione e alle nuove skills. Ha poi concluso, il sindacalista – l’AI può avere potenzialità straordinarie per l’enorme potenziale diffusione nelle PMI ma va accompagnata con una strategia che sostenga le transizioni produttive e le loro innovazioni.
Da questo primo incontro sono uscite alcune idee che troveranno la loro sintesi operativa nelle prossime riunioni. Prossimo incontro venerdì 8 febbraio.