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Terziario. Comifar, siglato il nuovo contratto integrativo applicato ai 1600 dipendenti del gruppo leader della distribuzione farmaceutica in Italia

Pubblicato il 30 Gen, 2019

Roma, 30 gennaio 2019 – Raggiunta l’intesa sul nuovo contratto integrativo aziendale applicato ai circa 1600 dipendenti del gruppo leader della distribuzione farmaceutica in Italia Comifar Distribuzione S.p.A.. L’ipotesi di accordo, siglata a Milano tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la direzione aziendale, sarà ora sottoposta all’approvazione delle assemblee dei lavoratori.
L’intesa, in vigore dal 1 febbraio 2019 al 31 gennaio 2022, interviene sul sistema di relazioni sindacali, confermato ai due livelli nazionale e territoriale, sull’organizzazione del lavoro, sul welfare aziendale e sul sistema premiante nel triennio 2019/2021 – fino ad un lordo massimo di 1.400 euro e convertibile del tutto o in parte in beni e servizi welfare – con la definizione di un accordo ad hoc su una componente premiale aggiuntiva e separata dal premio di produzione fino a 640 euro all’anno che incentivi il miglioramento delle prestazioni dei lavoratori a livello individuale.
Confermato e ampliato l’impianto del welfare aziendale riferito a permessi retribuiti anche per gravi patologie e infermità, contributo per studio, cessione permessi ai colleghi in difficoltà, part time post maternità, congedo per vittime di violenza, conservazione del posto per ludopatia, microcredito di solidarietà e smart working.
Sull’organizzazione del lavoro le parti convengono sulla necessità di adottare una procedura finalizzata alla gestione delle variazioni organizzative a livello di singola unità distributiva; il confronto avviato con le rappresentanze sindacali stabilirà le modalità attuative dei turni e dell’orario di lavoro nonché la programmazione del calendario annuale. La normativa sull’organizzazione del lavoro disciplina la programmazione del lavoro domenicale, anche considerato che il servizio erogato da Comifar è riconosciuto come un servizio pubblico essenziale; la programmazione avverrà secondo il principio dell’equa rotazione e ripartizione tra i lavoratori interessati tenendo anche conto della volontarietà espressa dai singoli lavoratori per un numero di 12 domeniche lavorative su base annuale. Le parti hanno inoltre condiviso una normativa sulla turnazione serale e notturna su base volontaria, la cui disponibilità espressa dal lavoratore è retribuita con una indennità fino a 200 euro lordi; per il lavoro ordinario notturno, sempre su base volontaria, le parti hanno definito l’indennità giornaliera e la riduzione dell’orario giornaliero pari a 30 minuti.
Il tempo di lavoro prestato eccedente l’orario contrattuale di lavoro verrà accantonato a scelta del lavoratore in un “Conto Recupero Individuale”, fermo restando il riconoscimento delle maggiorazioni economiche per il lavoro domenicale, del 30%, del 40% per il lavoro festivo e del 20% per le ore ordinarie prestate nella fascia notturna dalle ore 22.00 alle ore 6.00.
Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. Il funzionario sindacale della categoria Dario Campeotto sottolinea che “i lavoratori beneficeranno di una articolata serie di istituti e tutele, tra cui un innovativo sistema partecipativo e un sistema premiante che si compone di tre elementi retributivi, unendo la dimensione collettiva a quella individuale, con la possibilità di optare per la conversione del premio di risultato in beni e servizi welfare». «Il nuovo integrativo – conclude il sindacalista – oltre a rafforzare le relazioni sindacali e la partecipazione dei lavoratori alla definizione e alla misurazione degli obiettivi del sistema di produttività, segna dei miglioramenti netti rispetto alle misure di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, ampliando anche l’impianto di welfare aziendale del precedente contratto”.

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