Napoli, 22 febbraio 2019. “Ripartire dalla Campania, dal Sud e ricostruire le condizioni per uno sviluppo ed una crescita reali dei nostri territori” , è il grido d’allarme di CGIL CISL UIL della Campania“rivolto al Governo , che ha cancellato il Mezzogiorno dalla manovra di bilancio e dalla sua agenda politica e alla Regione Campania, affinché sia più forte e decisiva nelle sue azioni sul territorio”.Dopo la grande manifestazione del 9 febbraio a Roma, solcando la linea unitaria nazionale, le tre confederazioni regionali di CGIL CISL UIL , guidate da Nicola Ricci, Doriana Buonavita e Giovanni Sgambati, nell’Attivo di questa mattina, insieme alle categorie e alle strutture sindacali territoriali, hanno declinato tutte le problematiche e i nodi della Campania, mai sciolti.“In una regione , che è la seconda d’Italia per tasso di povertà assoluta (56;4%) con una disoccupazione che supera il 20% , con un esodo giovanile che negli ultimi dieci anni ha visto emigrare 55 mila ragazzi dal Meridione, senza nuovi investimenti e senza risorse previste in infrastrutture ed in politiche di sviluppo, affermano Ricci, Buonavita e Sgambati, è troppo forte l’esigenza e la necessità di fare passi più convinti e mettere in campo nuove iniziative per i nostri territori”.“Il reddito di cittadinanza, seppure risponda ad una fetta sociale debole ed indigente, non produce e non crea lavoro, dicono i tre segretari, mentre l’autonomia differenziata può piacerci solo se non accentua l’arretratezza della Campania e del Sud, solo se non divide le due “Italie” che già corrono a velocità nettamente differenti, concludono Ricci, Buonavita, Sgambati.Cgil Cisl Uil Campania hanno costituito un gruppo di lavoro per tracciare un iter comune e per delineare insieme le prossime iniziative da mettere in campo a sostegno dell’occupazione e dello sviluppo in Campania.