Roma, 26 marzo 2019 – Fronte sindacale compatto nella vertenza dei lavoratori Sma Simply, la catena francese di supermercati del Gruppo Auchan presente in Italia con 270 punti vendita e circa 8.700 addetti. Prosegue lo stato di agitazione proclamato nei mesi scorsi dai sindacati di categoria Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs vs le dismissioni e le cessioni nell’ambito del processo di progressiva trasformazione del modello distributivo in una logica multiformat annunciato dalla direzione aziendale, operazione che ad oggi ha coinvolto oltre 300 dipendenti della catena di supermercati.
In un comunicato sindacale congiunto diffuso tra i lavoratori le tre sigle puntano il dito contro “le voci sempre più insistenti di trattative per la cessione della rete di vendita Sma Simply ad altri gruppi, a partire da Conad” e stigmatizzano la paventata vendita a spezzatino considerato che “fra le varie ipotesi ci sarebbe quella di vendere a diversi altri player della distribuzione moderna organizzata, a pezzi e a rate, molti se non tutti i più di 270 punti vendita italiani”.
I sindacati ricordano “le recenti cessioni perfezionate sulla piazza di Roma, avvenute senza accordo con il sindacato territoriale” comportando “un sensibile peggioramento delle condizioni normative e salariali dei lavoratori interessati”. I sindacati puntano il dito anche contro i “fallimentari piani di rilancio commerciale” avviati dal Gruppo Ari che “sta attraversando una profonda crisi da ormai 10 anni”. “L’unico risultato che l’azienda si può intestare è quello di aver tagliato il costo del lavoro, creando un profondo senso di sfiducia fra gli addetti che vivono e lavorano senza certezze sul loro futuro” affonda la nota congiunta.
“Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs da più di due anni rivendicano il diritto di poter conoscere le reali intenzioni della famiglia Mulliez rispetto alle prospettive e alle reali intenzioni dell’azienda di sua proprietà nel mercato distributivo italiano” prosegue il comunicato unitario. Le tre sigle si rendono “disponibili a condividere un percorso di governo di questa difficile fase di crisi con obbiettivo di garantire gli attuali livelli occupazionali” ricordando di aver lottato affinchè “eventuali cessioni ad altre catene o gruppi, avvenissero non solo nel rispetto della legge ma offrissero garanzie concrete per il futuro degli addetti”. “Sma Simply – stigmatizzano – ha per tutta risposta alzato un muro, rifiutandosi di fornire corrette informazioni, evitando qualsiasi confronto di merito, manifestando insofferenza per le nostre richieste e, fatto ancora più grave, totale assenza di idee e progetti per aggredire la verticale caduta dei ricavi”.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs ribadiscono la ferma contrarietà “a operazioni di vendita che si configurino come il classico spezzatino e a cessioni che non offrano garanzie di mantenimento degli attuali diritti e delle attuali tutele derivanti dalla contrattazione nazionale e integrativa per l lavoratori interessati”. Le tre sigle si dichiarano infine disponibili sin “da subito ad un negoziato vero e trasparente sul futuro della rete di vendita che metta al centro la difesa della occupazione, il rilancio della impresa e valorizzi finalmente il ruolo di corrette relazioni sindacali a tutti i livelli”.
Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice “la direzione aziendale farebbe bene chiarire in primis nei confronti dei propri dipendenti cosa intende fare e se ritiene ancora il mercato italiano un ambito da presidiare e nel quale continuare a fare business”