Modena, 19 aprile 2019 – La Cisl Emilia Centrale ha aperto uno sportello di ascolto sulle molestie e violenze nei luoghi di lavoro. Si trova a palazzo Europa (via Emilia Ovest 101, Modena) e riceve il pubblico il lunedì mattina dalle 9 alle 13 (tel. 059 890811).
“In questo sportello offriamo ascolto e tutela alle lavoratrici e ai lavoratori che ritengano di aver subito molestie e/o violenze nel proprio luogo di lavoro – spiega Rosamaria Papaleo, componente della segreteria Cisl Emilia Centrale – Possono venire da noi tutti coloro che ne sentono il bisogno, siano essi iscritti o non iscritti alla Cisl, indipendentemente dalla categoria professionale, il tipo di contratto di lavoro o la dimensione dell’azienda in cui lavorano”.
Lo sportello Cisl di ascolto sulle molestie e violenze nei luoghi di lavoro, gestito dal coordinamento femminile del sindacato di Palazzo Europa, opera in collaborazione con gli uffici pubblici competenti per le denunce in materia, cioè l’Ispettorato territoriale del lavoro e le consigliere di parità della Provincia di Modena. A questo proposito la Cisl lancia un appello.
“L’abolizione delle Province ha portato a una drastica riduzione delle risorse a disposizione e un impoverimento del ruolo delle consigliere di parità – sottolinea Papaleo – Diamo atto alla Provincia di Modena di aver mantenuto un ufficio e una funzionaria dedicata, ma ci sono forti incognite per il futuro Chi potrebbe assumere un incarico così delicato per un compenso di soli 68 euro lordi mensili? Negli anni le consigliere di parità hanno svolto un lavoro molto prezioso, in collaborazione con sindacati, associazioni e altre istituzioni. Pertanto chiediamo alla Provincia di Modena di fare tutto il possibile per rafforzare funzioni e risorse a favore di questa figura che – conclude la segretaria della Cisl Emilia Centrale – si è dimostrata capace di contrastare le molestie e violenze sul lavoro, un fenomeno purtroppo molto più diffuso di quanto si possa immaginare”.
Negli ultimi otto anni Barbara Maiani, la consulente del lavoro che dal 17 maggio 2010 ha ricoperto l’incarico di consigliera di parità della Provincia di Modena, ha trattato circa 400 casi tra discriminazioni, molestie e violenze nei luoghi di lavoro.