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Sardegna. Cisl: “Domani 23 gennaio “Fisco day” anche a Cagliari”

Pubblicato il 22 Gen, 2020

Cagliari, 22 gennaio 2020.  I lavoratori delle Agenzie Fiscali della Sardegna scendono in piazza dalle 10 alle 12 con una manifestazione in via Bacaredda davanti alla Direzione Regionale della Agenzia delle Entrate della Sardegna. Impiegati e funzionari attuano in questo modo lo stato di agitazione proclamato da Fp-CGIL, CISL-Fp, UILPa, Confsal, Unsa e Flp a difesa di un fisco giusto e del diritto dei dipendenti a fornire servizi adeguati ai cittadini e recuperare effettivamente l’evasione fiscale in maniera efficace. I lavoratori manifestano altresì per sensibilizzare la cittadinanza su una situazione che in Sardegna è diventata drammatica in quanto l’isola è tra le regioni italiane in cui la carenza del personale è più alta.

Gli uffici dell’ Agenzia della Entrate e delle Dogane e dei Monopoli della Sardegna, come tutti gli stessi uffici delle altre regioni, si trovano in una grave carenza di personale che pare essere ignorata dalla Amministrazione. Mentre, infatti, si continua a parlare di lotta all’evasione che, come afferma il Governo, dovrebbe portare al recupero, nel 2020, di circa 3 miliardi di Euro, la legge di Stabilità non prevede niente, nonostante le reiterate richieste dei sindacati, per rafforzare gli organici.
La gravissima carenza di personale – a livello nazionale nelle Agenzie delle Entrate mancano circa 4500 unità lavorative e nelle Dogane non meno di 3000 lavoratori – è dovuta al decremento delle dotazioni organiche degli uffici, conseguente al notevole   numero di pensionamenti, senza corrispondenti nuove assunzioni, lasciando però invariati i carichi di lavoro. La   situazione è ora talmente grave che a breve non ci sarà neanche la possibilità di garantire una qualità idonea non solo dei controlli, ma neanche dei servizi richiesti dai contribuenti. Senza considerare che le Dogane a giorni dovranno far fronte all’aumento esponenziale del traffico merci conseguente alla Brexit, senza che l’ Agenzia se ne sia minimamente preoccupata.

A ciò si aggiunge che i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate e delle Dogane e Monopoli non percepiscono da oltre 2 anni il salario di produttività, nonostante tutti gli obiettivi fissati dalle Convenzioni con il Ministero dell’Economia siano stati puntualmente raggiunti, consentendo in tal modo gli incassi conseguenti dal quale discende il salario accessorio. Tutto ciò è stato fatto con grande sacrificio e stress dei lavoratori, giacchè gli obiettivi nazionali di produttività sono stati programmati non tenendo conto del minor numero di dipendenti.

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