Roma, 11 marzo 2020. “Allo scopo di contenere la diffusione del contagio da CoViD19, la Presidenza della Regione Lazio ha emanato, in data 10 marzo 2020, un’ordinanza che impone l’utilizzo di mascherine e guanti per gli esercizi che svolgono attività di somministrazione di alimenti e bevande e a tutti i soggetti che trasformano, producono, tengono in deposito o comunque manipolano per poi vendere o somministrare prodotti alimentari. Tale misura, oltre che salvaguardare la clientela e la cittadinanza, è necessaria per la tutela della salute dei lavoratori del settore. Invitiamo, quindi, tutti al rigido rispetto della disposizione fornita informando, fin d’ora, che qualora dovesse esserci segnalata una violazione della stessa, ci attiveremo per richiedere l’intervento immediato degli organi preposti alla verifica e al rispetto della sua applicazione”.
E’quanto si legge in una comunicazione inoltrata dai Segretari Generali di Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e UilTucs Roma e Lazio, in due distinti invii, a tutte le aziende di Grande distribuzione organizzata, Distribuzione moderna organizzata e distribuzione alimentare; a tutte le aziende di ristorazione collettiva, pubblici esercizi, mense, alberghi e strutture ricettive.
“Ad ogni buon fine, in nome e per conto delle lavoratrici e dei lavoratori da noi rappresentati – scrivono i sindacati -, nelle more del corretto e tempestivo adempimento delle disposizioni vigenti da parte delle singole aziende, comunichiamo che gli stessi, qualora non siano consegnati guanti e mascherina, potranno astenersi dalla prestazione lavorativa, restando a disposizione dei propri datori di lavoro, con pieno diritto alla decorrenza della retribuzione, mettendo formalmente a disposizione la prestazione lavorativa, che potrà essere attivata/riattivata a fronte della fornitura dei previsti DPI”.