
“Arriveranno ora dall’Europa centinaia di miliardi: parte a fondo perduto e parte da restituire in tempi lunghi ed a condizioni di tasso molto vantaggiose e chiediamo si proceda speditamente ad un confronto con le parti sociali per condividere gli obiettivi strutturali ai quali finalizzarle”, ha sottolineato la leader Cisl. “Noi siamo pronti al confronto in maniera responsabile. Riteniamo che l’imponente flusso in arrivo dall’Europa potrebbe essere accompagnato da una raccomandazione esigibile a sostegno dell’approdo partecipativo. I tempi sono maturi per la scelta partecipativa ed il coinvolgimento dei lavoratori che segni anche una svolta storico-politica, nella direzione della necessaria coesione sociale più volte auspicata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.
Per la Furlan “l’Italia ha necessità, adesso, di un cambio di passo condiviso, per la ricucitura del paese. Gli italiani ed il lavoro hanno necessità di un futuro differente. Non vorremmo che ci si ricordasse del lavoro dopo aver costruito a tavolino equilibri di maniera tra le diverse forze politiche e per tutte queste ragioni abbiamo deciso una serie d’iniziative unitarie”.
La leader della Cisl ha ricordato dunque l’iniziativa di stasera, “la notte per il lavoro”, in Piazza Santi Apostoli a Roma. “Ci mobilitiamo per i nostri obiettivi sindacali, a sostegno della piattaforma e per sollecitare l’apertura immediata del confronto con il Governo. Ricostruire partendo dal lavoro, come chiediamo, vuole dire effettuare scelte molto concrete nell’immediato e per la prospettiva”.
La leader Cisl ha rimarcato che la proposta del sindacato è scritta “nero su bianco” ed è connotata da una visione di sistema, da un orizzonte di medio periodo, da un’azione anticiclica che ridia slancio competitivo all’intero paese. “È chiaro che al tema della quantità che misuriamo con il PIL si deve affiancare il tema della qualità (innovazione, ammodernamento, educazione, ricerca, infrastrutture, servizi, burocrazia), che possa fondarne la continuità come hanno opportunamente evidenziato sia il nostro Presidente della Repubblica, Mattarella, sia il Governatore della Banca d’Italia Visco. Le nostre direttrici strategiche si chiamano: lavoro e occupazione; crescita e investimenti produttivi; riforma fiscale; mezzogiorno; Sanità e Politiche Sociali, Famiglia e Povertà; Pubblico impiego, Scuola, Università e Ricerca; produttività e partecipazione”. “Su queste priorità occorre abbinare un progetto di riforma del modello economico-sociale e quindi ripensare un nuovo contratto sociale che deve fondarsi su un assetto nuovo e partecipativo per valorizzare il lavoro e la persona”.


Durante gli anni del suo impegno sindacale si laurea in scienze sociologiche alla Cattolica di Milano. Nel 2009 è eletta Segretario generale della Cisl di Taranto, poi divenuta Taranto-Brindisi, restando in carica fino al 2015, quando si afferma Segretario generale aggiunto della Usi Cisl Puglia Basilicata. Un anno dopo il Consiglio generale interregionale della Cisl di Puglia Basilicata la elegge Segretario generale. Dal Congresso del 23 maggio 2017 ricopre la carica di Segretario generale regionale della Cisl Puglia.



