“Gli aumenti di acqua, gas e luce con cui ci stiamo misurando negli ultimi mesi stanno già pesando sui bilanci delle famiglie e sui risultati economici dei settori manifatturieri della nostra provincia, a partire da quelli maggiormente energivore, come ceramico e metallurgico”.
Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil Modena e Reggio Emilia esprimono preoccupazione per l’impatto economico di tali rincari, soprattutto sui soggetti più fragili e i redditi più bassi.
“I sindacati sollecitano da mesi un intervento di Governo e istituzioni locali per limitare gli aumenti in bolletta per i cittadini – affermano Roberto Righi (Cgil Modena), Domenico Chiatto (Cisl Emilia Centrale) e Luigi Tollari (Uil Modena e Reggio Emilia) – Vanno innanzitutto evitati distacchi di utenze per chi non è in grado di pagare bollette dagli importi esorbitanti.I rischi, però, riguardano anche le imprese, che potrebbero vedere allontanarsi una ripresa solida dopo la crisi sanitaria”.
Per Cgil Cisl Uil bisogna che tutte le istituzioni preposte intervengano per garantire da un lato che gli aumenti non aggravino il disagio sociale, dall’altro definire politiche energetiche nazionali atte a evitare il ripetersi di situazioni analoghe.
“Anche i gestori, a partire da Hera e Aimag, – continuano Righi, Chiatto e Tollari – devono fare la loro parte, ampliando la possibilità di rateizzare il pagamento delle bollette ed evitando che le famiglie incapienti restino al freddo e al buio in pieno inverno.Per parte nostra ribadiamo il nostro impegno affinché nessuno resti indietro e – concludono i rappresentanti di Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil Modena e Reggio – siamo pronti a fornire anche su questo fronte la massima assistenza ai lavoratori, pensionati e disoccupati”.