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Lazio. Il 1° Congresso regionale di Terra Viva elegge presidente Alessandro Di Traglia. Il 1° Congresso Nazionale si terrà a S. Giovanni Rotondo il prossimo 4 aprile

Si è svolto a Roma il primo congresso di Terra Viva Lazio, associazione di secondo livello affiliata alla Fai Cisl, che rappresenta in regione circa 1.100 liberi produttori agricoli. L’assemblea ha eletto Alessandro Di Traglia Presidente regionale. Presenti ai lavori congressuali il Presidente nazionale di Terra Viva Claudio Risso, il Segretario della Fai Cisl nazionale Mohamed Saady, il Segretario Generale Fai Cisl Lazio Claudio Tomarelli e Luca Bozzi della segreteria Cisl Lazio.Il Lazio conclude il tour dei 19 congressi regionali di Terra Viva, che ora si prepara al 1° Congresso nazionale che si svolgerà a S. Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, il prossimo 4 aprile.
Il Presidente nazionale Risso, reggente del Lazio, ha aperto la sua relazione esprimendo forti preoccupazioni per la difficile situazione internazionale, dovuta al rincaro delle materie prime, dei costi dell’energia (+120% sulle bollette energetiche), del carburante e del costo dei fertilizzanti (+170% di rincaro) tutti elementi che stanno pesantemente penalizzando soprattutto la zootecnia e la filiera lattiero casearia. “Proprio ieri il Ministro Patuanelli ha affermato durante il question time alla Camera una possibile modifica della politica agricola comune per rispondere alla necessità di una maggiore autosufficienza dell’unione europea in particolare per quello che riguarda alcune tipologie di produzione. La chiusura dell’export dall’Ucraina, primo Paese europeo per superficie seminativa, cambia il paradigma dell’approvvigionamento anche per l’Italia” ha ricordato Risso.
Alcuni dati sull’agricoltura laziale registrano una flessione delle imprese attive registrate, con un calo del 21% negli ultimi 5 anni, e una leggera diminuzione degli occupati in agricoltura (-0,5%). Sono circa 44mila le aziende agricole in Lazio, delle quali il 15% condotte da giovani imprenditori under 45, e impiegano 43mila lavoratori dipendenti, il 60% dei quali stranieri.  Il valore della produzione agricola regionale rappresenta l’11,2% del totale dell’economia nazionale.
“I numeri ci restituiscono l’idea di un’agricoltura laziale impegnata in una difficile transizione, alla ricerca di una sua compiuta identità – dichiara Claudio Risso – Siamo al fianco dei produttori che rappresentiamo per contribuire alla semplificazione burocratica, per aumentare la redditività delle aziende, la funzionalità delle filiere e la trasparenza nel rapporto con la Gdo, il supporto nell’affrontare i cambiamenti climatici e il relativo dissesto idrogeologico. Nel 2020, grazie al lavoro dei nostri tecnici del CAA degli agricoltori, i produttori laziali hanno beneficato di contributi del primo pilastro PAC pari a 3 milioni di euro. Creare lavoro di qualità, inoltre, è un obiettivo che perseguiamo anche attraverso il codice etico che le aziende associate sottoscrivono, che contribuirà a contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e del caporalato.  Particolare attenzione, infine, alla valorizzazione dei prodotti e delle tipicità dei nostri produttori, anche attraverso la creazione del sito www.coltivailgusto.it” ha concluso Risso.
“Se servono competenze e professionalità per rappresentare i lavoratori del comparto agricolo, servono di conseguenza altrettante competenze per rappresentare gli imprenditori agricoli, soprattutto se si tratta di piccole medie imprese, come quelle associate a Terra Viva. L’associazione è per tutti noi una vera sfida, nella quale crediamo fermamente, per garantire trasparenza e qualità del lavoro nell’intera filiera agricola, per un’agricoltura sempre più sostenibile, inclusiva e multifunzionale. Quello tra Fai e Terra Viva è un vero e proprio patto di rappresentanza, in questa fase delicata per il nostro Paese, lavoratori e imprenditori agricoli devono avere obiettivi comuni da perseguire” sono le parole di Mohamed Saady Segretario nazionale della Fai Cisl.
L’assemblea ha eletto all’unanimità Alessandro Di Traglia presidente regionale: “Faremo la nostra parte per rimettere al centro il settore primario, anche nella nostra regione. Partecipare ai tavoli verdi regionali, affiancare i produttori soprattutto nell’accedere ai fondi PSR, valorizzare le tipicità e le varietà di prodotti agricoli del nostro territorio saranno le azioni prioritarie che metteremo in atto fin da subito”.

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