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Emilia Romagna. Unione Comuni Modenesi Area Nord: inaccettabili le mancate assunzioni e i ritardi del pagamento della produttività 2020

Pubblicato il 22 Mar, 2022
Restano agitate le acque all’Ucman (Unione Comuni Modenesi Area Nord), i cui dipendenti hanno scioperato lo scorso 16 dicembre contro le politiche di gestione del personale.
L’ente ha comunicato ai sindacati che pagherà la produttività 2020 nel prossimo mese di luglio, anziché entro marzo, come aveva pubblicamente promesso dopo lo sciopero.
Inoltre continuano le criticità legate alle mancate assunzioni e, di conseguenza, all’organizzazione dei servizi.
«In questi mesi la Giunta dell’Unione non è andata oltre l’analisi occupazionale dell’ente – denunciano le sindacaliste Veronica Marchesini (Fp Cgil Modena) e Sabrina Torricelli (Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale) – Pur avendo effettuato selezioni, non sono state assunte nuove persone, con conseguenti ricadute sui carichi di lavoro e, talvolta, sulle condizioni di salute e sicurezza del personale».
Oggi pomeriggio Cgil Modena e Cisl Emilia Centrale, insieme ai sindacati di categoria, incontrano i sindaci dei Comuni che compongono l’Unione per confrontarsi sulla situazione e sostenere le proteste dei dipendenti. In particolare ha irritato molto le rsu, Fp Cgil e Cisl Fp la decisione unilaterale di Ucman di ritardare, in barba agli accordi sindacali sottoscritti e alla normativa vigente, il pagamento della produttività 2020 ai lavoratori dell’Unione e dei Comuni – Cavezzo, S. Prospero, Camposanto, Mirandola – con gestione del personale in Ucman.
«I reiterati ritardi e le violazioni degli impegni pubblici presi aggravano le condizioni economiche dei dipendenti Ucman, peggiorate a causa dei rincari di bollette energetiche, carburanti, ecc. – sottolineano Marchesini e Torricelli – L’assemblea dei lavoratori, riunita nei giorni scorsi, ha dato mandato a Fp Cgil e Cisl Fp di diffidare l’Unione dal perpetrare tali atteggiamenti, riconoscere tempestivamente la produttività 2020 e rispettare gli accordi sindacali garantendo la produttività 2021 alle regolari scadenze di giugno 2022.
In caso negativo, insieme alle rsu decideremo le iniziative da intraprendere per tutelare i diritti dei lavoratori», concludono Veronica Marchesini (Fp Cgil Modena) e Sabrina Torricelli (Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale).

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