“Biglietteria, controllo accesi, call center, audioguide e didattica sono state finora gestite in modo integrato: con lo spacchettamento, svantaggi per lavoratori e visitatori”
“Esprimiamo la nostra fortissima preoccupazione per la prospettiva di spacchettamento dei servizi turistici front-office del Parco archeologico del Colosseo: per le prestazioni di biglietteria, controllo accessi, call center, audioguide e didattica, finora gestite in modo interconnesso, è previsto uno ‘spezzatino’ che avrà effetti inaccettabili sia sui lavoratori che sul servizio offerto ai visitatori”.
È quanto si legge in una nota della Filcams-Cgil Roma e Lazio e della Fisascat-Cisl Roma Capitale e Rieti, in cui si aggiunge che “la prossima gara d’appalto prevede la conferma di alcuni servizi, ma non è ancora chiaro chi si occuperà di altre prestazioni di front-office. Il risultato è che la ‘prima linea’ dei servizi, quella che garantisce la fluidità dell’esperienza turistica, sarà meno interconnessa. I circa 200 lavoratori che non rientrano nel perimetro delle prestazioni confermate, sono sospesi in un limbo di incertezza insieme alle loro famiglie, senza sapere quale sarà il loro futuro. Riteniamo inaccettabile che il PAC – Parco Archeologico del Colosseo – non voglia puntare su un pacchetto di servizi integrato, efficiente e gestito in maniera coordinata, che andrebbe ovviamente a vantaggio non soltanto dell’occupazione, ma anche a beneficio dell’utenza del Parco archeologico: ci opponiamo fermamente allo spacchettamento di servizi riguardanti un patrimonio inestimabile della nostra Capitale, e metteremo in campo tutte le azioni di protesta che riterremo opportune”.