Sciopero della Fit Cisl Toscana nelle Officine di Firenze Osmannoro e Uffici Direzione Tecnica di Trenitalia I ferrovieri addetti alla manutenzione rotabili di Trenitalia delle officine di Firenze Osmannoro (OMC-IMC) e il personale di Direzione Tecnica del plesso di viale Lavagnini a Firenze, scioperano 8 ore il 13 gennaio 2023 dalle ore 09.01 alle ore 16.59. Dalle ore 10.30 alle ore 12.30 presidio dei ferrovieri sotto la prefettura di Firenze in via Cavour.
Contro:
· LA DISMISSIONE DELLE ATTIVITA’ NAZIONALI DI MANUTENZIONE
CICLICA DELL’OFFICINE DI OSMANNORO E LA RIDUZIONE DEGLI
UFFICI DI D.T. LAVAGNINI;
LO SMANTELLAMENTO DELLA FILIERA TOSCANA DEL TRENO, CON LA PERDITA DI
INNUMEROVELI POSTI DI LAVORO;
I MANCATI INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI DI TRENITALIA SULLE OFFICINE
DI FIRENZE OSMANNORO;
· LE ESTERNALIZZAZIONI DI LAVORO.
Come già da anni segnalato dalla FIT CISL, le ore di manutenzione dei rotabili in toscana sono fortemente diminuite, provocando una perdita sostanziali di posti di lavoro. Questa prima azione di sciopero si rende necessaria, dopo che Trenitalia, lo scorso 06/10/22, ha presentato alle strutture sindacali nazionali un progetto aziendale in cui si prevedeva la chiusura di lavorazioni pregiate, che rispetto al panorama nazionale, interessa solo il sito manutentivo toscano di Firenze Osmannoro. Posizione che l’azienda ha ribadito anche nell’incontro nazionale del 23/11/22. Pertanto non si faranno investimenti per il futuro degli impianti di FI Osmannoro e si porterà a morire di consunzione l’attuale manutenzione “ciclica” dell’impianto, ipotecando negativamente anche il futuro della Direzione Tecnica di viale Lavagnini.
Ma per comprendere meglio la gravità di del problema sono necessarie alcune informazioni in più; Il sito manutentivo di Trenitalia di FI Osmannoro, realizzato con ingenti investimenti pubblici, attualmente uno dei più nuovi e tecnologicamente avanzati d’Italia con 10
binari coperti di 380 mt ciascuno, fu fermamente voluto dai Sindacati e dalla Politica Toscana, oltre che per facilitare il trasferimento
dell’Officina Grandi Riparazioni allora allocata nell’area di FI Porta al Prato, come anello di congiunzione della filiera del treno, una attività nata all’inizio del secolo a Firenze, che era considerata la capitale del treno. Insieme agli uffici della direzione Tecnica di Trenitalia del Viale Lavagnini, L’Agenzia Nazionale sulla Sicurezza Ferroviaria, Italcertifer e la ex Breda di Pistoia ora Hitachi, rappresentavano l’ossatura di questa filiera.
Un forte volano che produceva un indotto che oltre ai ferrovieri dava buona occupazione a migliaia di persone su un vasto territorio.
A nulla sono valsi gli appelli, le prese di posizione e gli incontri succedutosi, a partire da quello del 03/11/22, dove, alla presenza
della Regione Toscana, assessore ai trasporti Stefano Baccelli, Trenitalia aveva assunto l’impegno di verificare eventuali
modifiche al progetto iniziale dell’ottobre scorso. Lo abbiamo detto in premessa, la disponibilità aziendale si è manifestata e
conclusa nel ribadire il piano iniziale. Come è risultata inutile la forte presa di posizione del Presidente Giani in occasione della presentazione del PRIIM 2022, quando, oltre che ricordare gli innumerevoli disservizi e inefficienze che Trenitalia produce in Toscana ha rammentato che la nostra regione ha in essere con Trenitalia un contratto di Servizio per il trasporto pendolari che cuba 1.4 miliardi di euro.
A questo punto, è con rammarico che possiamo solo costatare la totale mancanza di considerazione da parte del gruppo FSI per il
nostro territorio e per le Istituzioni della nostra regione, che a nostro avviso ora più che mai devono mettere in campo la loro
autorevolezza, i conti e i disagi creati da ferrovie ai cittadini toscani e una volta per tutte richiamare all’ordine FSI, senza se e
senza ma!
Noi faremo la nostra parte, tuteleremo i lavoratori e la cittadinanza con i mezzi a nostra disposizione, e per questi gravi motivi la FIT CISL sciopererà, anche da soli come in questo caso, il 13 gennaio 2023. La mattina dello sciopero presidio dei ferrovieri sotto la
Prefettura di Firenze in modo di dare visibilità e portare alla conoscenza di tutti la gravità dei fatti e dei comportamenti fin qui
tenuti da FSI.
Siamo convinti che per il bene dei lavoratori e dei cittadini della nostra regione, si debba ritrovare con le altre Organizzazioni Sindacali della Toscana, un’unitarietà e una convergenza concreta, a partire da una richiesta di incontro alla Regione Toscana da inoltrare nei prossimi giorni, dove con la imprescindibile presenza di Trenitalia, in quella sede si ricerchino soluzioni utili a non penalizzare i lavoratori e la Toscana, a partire da nuove assunzioni di personale.
Il Segretario Regionale Antonino Rocca fa un ulteriore appello a tutti gli enti preposti ed ai massimi livelli del Gruppo FS di non esimersi dall’attenzionare, valorizzare e sviluppare queste attività di manutenzione ciclica in Toscana, sia per preservare il know-how acquisito negli anni e sia perché rappresentano un volano di opportunità di lavoro e futuro per i giovani toscani.