“La FNS CISL MILANO Metropoli, sindacato maggiormente rappresentativo tra i Vigili del fuoco Milanesi, da anni lotta nella provincia meneghina per i diritti di donne e uomini che giornalmente garantiscono ai cittadini il soccorso tecnico urgente. Le ataviche carenze di personale minano quotidianamente tale missione, oggi più che mai. Mancano all’appello circa 70 unità, sia operative senza le quali non si potrebbero fare materialmente gli interventi sul territorio, sia amministrativo-informatiche senza le quali non ci sarebbe un corretto funzionamento del dispositivo di soccorso. Ad aggravare tali insufficienze occorre tener conto della crescita negli ultimi anni delle varie realtà produttive in provincia di Milano (poli industriali, fieristici e sanitari) tra i quali spiccano certamente il nuovo Ospedale Galeazzi e la riqualificazione dei padiglioni della Fiera di Rho nel dopo Expo2015. Non vogliamo creare allarmismi ma tali realtà portano a una considerazione logica, ossia quella di non avere un dispositivo del soccorso al passo con i tempi. L’unica soluzione risulta essere, a nostro avviso, un potenziamento di organico attraverso la riclassificazione di alcune sedi di servizio, vedi il distaccamento VVF di Rho. Un altro aspetto non secondario è legato alla possibilità di avere nuovi mezzi che possano adeguarsi al cambiamento dello skyline di una città come Milano che si espande sempre più in altezza (Torre Allianz – Generali – UNIPOL). L’incendio della Torre del Moro ha di fatto messo a nudo la mancanza di un numero idoneo di mezzi speciali come le autoscale (solo una in tutta la provincia), e dove le attuali sono obsolete e necessitano sia di interventi di manutenzione ordinaria, sia di quelli di manutenzione straordinaria. Non possiamo di certo non parlare delle sedi di servizio ormai vetuste e prive di ammodernamento logistico legato alle evoluzioni sociali che ha visto il Corpo Nazionale evolversi sempre di più con la partecipazione sempre più assidua della componente femminile nei concorsi e la loro successiva assunzione. Ad oggi le nostre colleghe non hanno la possibilità di accedere a molte sedi di servizio poiché prive di spogliatoi e stanze a loro dedicate. Per tutti i motivi sopracitati e per giustizia e correttezza verso un comando fatto di uomini e donne che nel 2022 hanno compiuto più di 30.000 interventi di soccorso, verso un corpo amato da tutti ma troppo spesso sottodimensionato, CHIEDIAMO un aiuto da parte di tutta la popolazione e un interessamento da parte della politica al fine di trovare la giusta risoluzione a tutte le problematiche sopraindicate, che sono solo la punta dell’iceberg delle nostre difficoltà ma sarebbero un buon inizio. Restiamo a diposizione per ogni eventuale informazione dovesse necessitarvi”.