“Soprattutto in tempi complessi come quelli attuali, caratterizzati da profondi mutamenti che mal si conciliano con posizioni ideologiche che pretendono di governarli secondo modelli progettuali rigidi, chiusi e predefiniti, dobbiamo costruire uno spazio di corresponsabilità, unendo tutte le forze riformatrici del Paese. Il che non vuol dire rinunciare al conflitto, ma esercitarlo al meglio nel momento in cui si spezzano i canali del dialogo”. Lo ha detto il leader della Cisl Luigi Sbarra intervenendo a Roma al 𝐗 𝐂𝐨𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐟𝐬𝐚𝐥 “𝑰𝑳 𝑽𝑨𝑳𝑶𝑹𝑬 𝑫𝑬𝑳 𝑳𝑨𝑽𝑶𝑹𝑶”.
Per Sbarra specialmente in questa fase storica “C’è l’esigenza di innovare e rinnovare le relazioni industriali in senso partecipativo, per garantire un forte coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori a decisioni, profitti e organizzazione delle imprese”.
“Questa è la via, secondo noi- ha aggiunto il numero uno di via Po- per stabilire direttrici condivise su cui far avanzare riforme e investimenti, in modo da dare stabilità, continuità e consenso sociale ad una transizione che metta al centro le ragioni dei pensionati, dei giovani, delle donne, delle famiglie, della lotta alle diseguaglianze sociali e territoriali.
“Oggi la sfida vera è quella di essere attori partecipi, consapevoli e responsabili nella definizione di un nuovo modello di sviluppo. I corpi intermedi e in particolare il sindacato sono chiamati ad esprimere la forza di una progettualità concreta, verso un fronte del riformismo lontano da sterili slogan e da vecchie impostazioni novecentesche”, ha concluso Sbarra.

