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Giornate della Montagna Sila 2023. Sbarra al Consiglio generale della Fai: “Nella scalata della montagna vedo lo spirito della Cisl. L’energia di un fare lontano dall’ideologia, dal populismo, dalla demagogia”

Pubblicato il 30 Giu, 2023

“Grazie alla Fai Cisl per aver organizzato queste belle giornate di confronto e approfondimento in Sila. La montagna ha il forte potere di metaforizzare tante delle sfide e opportunità che abbiamo di fronte”. Così Il leader della Cisl Luigi Sbarra in collegamento da Roma conclude oggi, 30giugno, il CG della Fai Cisl con cui si chiudono le Giornate della Montagna Sila2023 organizzate dalla federazione cislina in Calabria a Comigliatello Silano.

“Nella scalata della montagna vedo lo spirito della Cisl. L’energia di un fare lontano dall’ideologia, dal populismo, dalla demagogia. Un cammino faticoso ma appagante, rinfrancato dall’unico mandato che ci interessa: quello delle persone che rappresentiamo” – ha osservato Sbarra.

“La montagna ha il forte potere di metaforizzare tante delle sfide e opportunità che abbiamo di fronte. Una montagna “difficile”, “povera”, come la Sila, ha intorno a sé tutte le contraddizioni, le fragilità, ma anche le potenzialità e le opportunità di questo particolare momento storico”.

“Nella montagna c’è la sfida di uno sviluppo ancora negato, della crescita inespressa, di sinergie da ritrovare tra filiere agroalimentari, artigianato, turismo, infrastrutture, l’idea di un riscatto da conquistare per il Sud, i lavoratori, le famiglie e le imprese”, ha aggiunto Sbarra che nell’atto della scalata vede lo spirito della Cisl, l’energia di un fare lontano dall’ideologia, dal populismo, dalla demagogia. “Un cammino faticoso ma appagante- lo ha definito il segretario- rinfrancato dall’unico mandato che ci interessa: quello delle persone che rappresentiamo”.

Per il numero uno di via Po “il sindacato si rimbocca le maniche e costruisce nuovi sentieri, non cerca scorciatoie, sta dentro alle dinamiche di decisione, si carica di parte del peso del cambiamento con entusiasmo e responsabilità”, ecco perché- ha incalzato- “sminuire ora i momenti di confronto equivale a svilirne il ruolo e quanto conquistato con la mobilitazione di questi mesi.  Il lavoro che deve svolgere un sindacalista è conquistare spazi di trattativa, restare inchiodato ai tavoli”, ha rincarato Sbarra che non vuole “dare alibi a chi ci vorrebbe fuori dai momenti di decisione ma stare inchiodati ai negoziati senza fare sconti, intransigenti, con la stessa serietà e coerenza che pretendiamo dal governo”. “L’Italia ha bisogno di attivare ogni fibra della società nel governo di una crescita partecipata che riguarda l’economia e la democrazia del Paese. Questa è la nostra identità, una scalata che affronteremo insieme con l’energia propria della Cisl” – ha concluso.

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