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Veneto. Incidente mortale sul lavoro. Baratto (Fai Cisl Padova Rovigo) e Scavazzin (Cisl Padova Rovigo):“Fermiamo questa strage: più formazione e più controlli”

Pubblicato il 11 Set, 2023

“La Fai esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore che ha perso la vita nell’incidente sul lavoro di Ponte San Nicolò”. Lo ha detto il segretario generale della Fai Cisl Padova Rovigo Gilberto Baratto. “Si tratta dell’ennesimo inaccettabile infortunio mortale accaduto sul nostro territorio. Nessun lavoratore dev’essere lasciato solo e questo vuol dire anche che le attività lavorative devono essere svolte sempre in equipe, almeno da due persone insieme e la tragica dinamica di quest’ultimo caso lo dimostra. Dobbiamo ribadire ancora una volta quanto abbiamo affermato nei casi precedenti e quanto previsto dal contratto nazionale dell’industria alimentare: la sicurezza dei lavoratori del settore va difesa con il controllo e con la prevenzione e soprattutto con una continua formazione specifica sulla sicurezza sul lavoro. La Fai Padova Rovigo ribadisce inoltre il suo impegno nell’ambito dell’iniziativa “Fai più sicurezza” promossa dalla Fai nazionale proprio su questo tema”.
Sull’incidente mortale di Ponte San Nicolò è intervenuto anche il segretario generale della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin. “Dobbiamo fermare questa strage continua. Dobbiamo continuare ad indignarsi per quanto sta accadendo, perché la frequenza di queste tragedie non porti all’indifferenza. Non possiamo rassegnarci all’idea che si tratti di una tragica fatalità. Il nostro obiettivo è zero morti sul lavoro e questo possiamo raggiungerlo solo rimettendo la persona al centro, puntando sulla formazione continua, imponendo alle aziende di rispettare le regole previste dalla legislazione vigente e premiando le realtà produttive virtuose. C’è anche un problema di controlli insufficienti a garantire il rispetto di queste regole, perché non si investe a sufficienza sul personale degli enti preposti. La tutela della sicurezza dev’essere in testa agli investimenti pubblici e lo ribadiremo anche al tavolo istituito dall’allora prefetto Grassi su questo tema a livello provinciale lo scorso novembre. La qualità e la stabilità del lavoro sono le condizioni principali per difendere la dignità e la vita di ogni lavoratore”.

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