La campagna antincendio boschivo, o campagna AIB, inizia il 15 giugno e si conclude il 30 settembre.
È il periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi ed il periodo di attivazione massima per il sistema antincendio boschivo; è indetta dal Dipartimento della protezione civile soprattutto per le regioni meridionali e le isole dove il rischio di incendi boschivi è maggiormente elevato.
Con propria nota Prot. U_AOO_026_ 10382 del 29/09/2023 il Dipartimento Personale e
Organizzazione Regione Puglia chiedeva “di considerare la necessità di mantenere l’assetto richiesto (quello dell’attività AIB) almeno fino alla fine del mese di ottobre, salvo ulteriori indicazioni che verranno di seguito trasmesse”.
Nonostante questa raccomandazione, invece, in conseguenza di recenti decisioni della Corte dei Conti – questo è quello che ci è dato sapere -, il servizio AIB è stato di molto ridimensionato perché ARIF non
ha provveduto al rinnovo del contratto ai dipendenti in somministrazione, scaduto il 30 settembre u.s, ed ha rimodulato detto servizio in peius, riducendolo ad una sola squadra per territorio di pertinenza, operante
nelle ore mediane della giornata.
Un atto che, pur essendo conseguente a decisioni altrui, ha portato risultanze gravissime per il territorio, squarciato ed umiliato ulteriormente da un incendio importante, divampato nella giornata passata, che ha devastato e mandato in cenere ettari di pineta nel territorio di Santa Cesarea Terme e causato notevoli danni, senza che si potesse avere un intervento immediato da parte del personale ARIF, che avrebbe potuto certamente almeno limitare i danni, così come avvenuto durante tutta l’estate, perché ovviamente le fatalità
non rispettano un orario di servizio.
Ora, la nostra richiesta è di conseguenza quella di superare ogni tipo di problematica e rinnovare il contratto a chi si occupa di sorvegliare e prevenire gli incendi, di fornire acqua quando serve, perché il nostro
territorio la merita tutta questa attenzione; la merita, oltre che per la normativa in atto rispetto agli obblighi di legge che incombono sull’attività dell’ARIF, anche per tutti i flagelli e le disgrazie che ha subito e continua a subire, che hanno cancellato un paesaggio meraviglioso e sviliscono i bisogni e le fatiche di coltivatori e cittadini.
Non abbiamo bisogno di altre forme di autolesionismo burocratico; non ne ha bisogno il territorio, non ne hanno bisogno i lavoratori.
Ci auguriamo che tutte le parti interessate lavorino per questo obiettivo e si possano rinnovare prestissimo i contratti dei lavoratori.
A sua Eccellenza il Prefetto, Felsa Cisl e Fai Cisl chiedono di farsi carico di tale problematica, ne va del futuro del territorio e di decine di famiglie dei lavoratori interessati.
“Siamo certi che la Regione Puglia si farà parte diligente in questa vicenda – affermano
Valentina Pascali, Coordinatrice FELSA CISL Lecce e Luigi Visconti, Segretario FAI CISL Lecce – I tagli su questo versante devono essere evitati. Lo chiede il Salento intero!”.