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Veneto. 23 settembre sciopero lavoratori e lavoratrici sanità privata. Nella Marca l’astensione dal lavoro riguarderà oltre mille dipendenti operatori fra infermieri, tecnici e operatori socio-sanitari e amministrativi

Pubblicato il 20 Set, 2024


Sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici che operano nella sanità privata lunedì 23 settembre per l’intero turno. Lo hanno dichiarato a livello nazionale Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl. In provincia di Treviso l’astensione dal lavoro riguarderà gli oltre mille dipendenti che lavorano nelle strutture di sanità privata, case di riposo e Rsa: infermieri, tecnici sanitari, operatori socio-sanitari e personale tecnico e amministrativo, che garantiscono la funzionalità di ospedali come il San Camillo, la casa di cura Giovanni XXIII di Monastier, l’ospedale riabilitativo di Motta di Livenza e La Nostra Famiglia. Operatori che attendono il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro da ormai 6 anni.
“Si tratta dei lavoratori e delle lavoratrici che in piena pandemia sono stati considerati eroi – dichiarano Sara Tommasin di Fp Cgil Treviso, FabioZuglian di Cisl Fp Belluno Treviso e Florio Michielin di Uil Fpl Belluno Treviso – e che oggi sono costretti a lavorare in condizioni critiche, fra drammatiche carenze di personale, aumento delle responsabilità e dei carichi di lavoro, il sistematico ricorso allo straordinario e al rientro dalle giornate di riposo per garantire la continuità assistenziale”.
“I servizi da loro garantiti – proseguono i sindacalisti – sono essenziali per il sistema socio-sanitario della nostra regione tanto quanto quelli offerti dalla sanità pubblica. Solo che i colleghi del pubblico si sono visti riconoscere, come è giusto che sia, il rinnovo contrattuale 2019/2021 e sono in attesa del CCNL 2022/2024, mentre quelli della sanità privata sono in attesa da 6 anni. E, alla luce di questa situazione, c’è pure il rischio che non sia nemmeno erogato il premio detassato che a loro spetterebbe. In particolare, questa è una preoccupazione che ricade su una struttura molto importante come il San Camillo di Treviso”.
“Confidiamo che le associazioni datoriali Aris e Aiop, che oggi strumentalizzano il rinnovo contrattuale per ottenere maggiori finanziamenti dalle Regioni e dal ministero, realizzino che il patrimonio più importante delle loro imprese, i dipendenti, debba essere tutelato e meriti almeno lo stesso trattamento degli infermieri, tecnici e Oss che lavorano negli ospedali pubblici”, concludono Tommasin, Zuglian e Michielin.Lunedì 23 i lavoratori del comparto daranno vita a una grande manifestazione regionale che avrà luogo davanti alla casa di Cura di Abano Terme a partire dalle ore 10.00.

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