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Veneto. Andrea Ricci e’ il nuovo segretario della Cisl Fp Padova Rovigo

Pubblicato il 3 Ott, 2024


Andrea Ricci è il nuovo Segretario Generale della Cisl Fp di Padova e Rovigo. La sua elezione è avvenuta ieri (2 ottobre) al termine dei lavori del Consiglio Generale tenutosi al Centro Congressi Hotel Piroga di Selvazzano, a cui ha preso parte anche il segretario generale della Cisl Fp nazionale Maurizio Petriccioli, il segretario generale della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin e il segretario generale della Cisl Fp Veneto Mary Pallaro.Il segretario Generale uscente MicheleRoveron alla guida della Federazione per oltre un decennio passa il testimone ad Andrea Ricci, eletto all’unanimità alla guida della categoria dei lavoratori pubblici della Cisl dai 50 consiglieri in rappresentanza degli oltre 8.000 iscritti.Il sindacalista, classe ‘ 69, vive con la famiglia a Legnaro, dipendente delle Provincia di Padova in qualità di Tecnico informatico e già componente della Segreteria Territoriale Cisl Fp Padova Rovigo.La composizione della Segreteria provinciale riconferma la carica di Brenda Bergo, dipendente dell’Ulss6 presso l’ospedale di Schiavonia, e la new entry nella persona di Achille Pagliaro, dipendente dell’Azienda Ospedaliera di Padova.Il nuovo segretario ha sottolineato il momento molto difficile patito dall’Italia intera, attraverso l’analisi del contesto politico-sindacale, “caratterizzato da tensioni ingenerate dalla crescita del tasso d’inflazione con conseguente perdita del potere d’acquisto dei salari e la necessità di riforme strutturali da tempo sollecitate in sede Europea, in ambito previdenziale e del pubblico impiego.La situazione del pubblico impiego in Italia – ha aggiunto Ricci – risulta segnata da dinamiche politiche, sindacali e lavorative complesse. Questo settore, cruciale per il funzionamento dello Stato e dei servizi pubblici, affronta sfide significative in termini di retribuzioni, condizioni di lavoro e riforme. Il governo italiano ha promosso politiche orientate al contenimento della spesa pubblica determinando una contrazione delle risorse destinate al pubblico impiego. Dette misure sollevano forti preoccupazioni tra i lavoratori del settore riguardo alla stabilità nel tempo dei posti di lavoro e destano perplessità rispetto alla qualità dei servizi erogabili. La Cisl promuove attivamente i diritti dei lavoratori ribadendo la necessità di incrementare le retribuzioni, in questo contesto di crescente costo della vita”. In riferimento ai dibattiti accesi sui temi del lavoro precario e della sicurezza sul lavoro, il sindacalista ha aggiunto: “Per questo i lavoratori pubblici devono essere posti nelle condizioni di lavorare al meglio, facendo leva sul loro patrimonio professionale, valorizzato e rinnovato in base ai fabbisogni formativi e ad innovative soluzioni organizzative. Si chiede di sottrarre risorse agli sprechi, alla disorganizzazione, alla cattiva gestione recuperandole e investendole nell’innovazione dei servizi e nelle retribuzioni dei lavoratori. Attraverso il rinnovo contrattuale, individuiamo lo strumento idoneo a promuovere questo circolo virtuoso, garantendo i lavoratori e cittadini. La sanità veneta soffre pesantemente, nell’erogazione delle prestazioni, della carenza di personale, la cui causa deve ricercarsi principalmente nei tagli lineari intervenuti nel corso del tempo. Riteniamo prioritaria la creazione di un welfare compartecipato in cui siano presenti il privato e il terzo settore, garanzia di un sempre più ampio sostegno ai bisogni delle persone. E’ necessario – ha concluso Ricci – riqualificare il servizio pubblico, in un’ottica di sussidarietà, di federalismo solidale e responsabile, di maggiore equilibrio tra poteri centrali e amministrazioni territoriali eliminando quanto prima la concorrenza in essere tra pubbliche amministrazioni in fase di reclutamento”.

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