Gilberto Baratto è stato confermato segretario generale della Fai Cisl Padova Rovigo, affiancato da Stefano Laurenti e Roberta Bononi. Questo il voto emerso dal quarto congresso del sindacato Cisl che rappresenta i lavoratori dell’agricoltura e attività connesse, alla presenza del segretario nazionale FaiMohamed Saady, del segretario della Fai VenetoAndrea Zanin e del segretario generale della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin. «È stata fatta una scelta all’insegna della continuità – ha sottolineato baratto – ma la situazione internazionale, le spinte protezionistiche e l’uso sempre più diffuso dell’Intelligenza artificiale, anche nel settore primario, ci impongono di impegnarci ancora di più su alcuni temi fondamentali, mettendo sempre al centro la persona. Innanzitutto la sicurezza nei luoghi di lavoro, dove intendiamo portare assemblee e formazione con la nostra campagna “Fai più sicurezza”. Per contrastare la piaga del caporalato e dello sfruttamento, chiediamo il rafforzamento degli Ispettorati del Lavoro e soprattutto, nella rete Inps, le buone pratiche del lavoro agricolo di qualità, ancora poco considerato. Nel nostro territorio richiameremo la massima attenzione sullo sviluppo del sistema abitativo per le persone immigrate. Non ci devono essere ghetti, né edifici fatiscenti o appartamenti sovraffollati. Chiederemo alle controparti agricole di inserire nei prossimi rinnovi dei contratti provinciali un sistema di abitazioni dato in uso ai lavoratori stagionali, come accade in altre province».Il segretario generale della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin ha sottolineato il ruolo della Fai nella difesa dell’ambiente. «L’apporto del settore primario è fondamentale per affrontare il rischio idrogeologico, particolarmente sentito in diverse aree del nostro territorio e in modo più grave nel basso Polesine, dove servono investimenti importanti per contrastare il fenomeno della subsidenza. Oltre alla transizione ambientale, il nostro sindacato deve essere presente in quella digitale, per aiutare le aziende, soprattutto quelle più piccole che non possono permettersi grandi investimenti, a non rimanere indietro. È necessario inoltre investire sui giovani, per incentivarli ad impegnarsi sul territorio con idee innovative. Un contributo significativo potrà venire dalla legge sulla partecipazione, anche per la salute e la sicurezza dei lavoratori, della quale non si parla mai abbastanza, soprattutto in agricoltura».