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Stellantis. Uliano (Fim Cisl): “Produzione 1° trimestre 2025 a 109.900 veicoli (- 35,5%), in forte peggioramento, dazi USA peggioreranno le cose”

Pubblicato il 8 Apr, 2025

“I dati della produzione nei primi tre mesi del 2025, evidenziano un peggioramento dell’anno nero riscontrato nel 2024 (un dato così basso solo nel 1956). Tutti gli stabilimenti auto e veicoli commerciali in negativo. I dazi aggraveranno ulteriormente la situazione”. E’ quanto emerge dal Report presentato oggi presso la Cisl di Torino nel corso di una conferenza stampa di Fim Cisl convocata per comunicare il report al 1^ Trimestre 2025 delle produzioni ed occupazionale degli stabilimenti italiani del Gruppo Stellantis.

“Si riscontra infatti un dato negativo del -35,5%. Nello specifico nel I° trimestre del 2025 sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali 109.900 unità, contro le 170.415 del 2024.

La produzione di autovetture segna un -42,5%, pari a 60.533, quello relativo ai veicoli commerciali segna un peggioramento del -24,2%, pari a 49.367 unità, contrariamente al dato dell’anno precedente che riscontrava invece una salita del 28,5%.

In tutti gli stabilimenti di produzione delle auto abbiamo riscontrato una situazione particolarmente negativa, contrariamente all’anno precedente dove almeno lo stabilimento di Pomigliano d’Arco rappresentava un’eccezione positiva.

Le previsioni negative che abbiamo stimato a fine anno continueranno a peggiorare sicuramente nel 2025, con un ulteriore aggravio in termini di volumi e di aumento dell’uso di ammortizzatori, coinvolgendo quasi la metà dei dipendenti.

Viste le dichiarazioni dei vertici di Stellantis negli ultimi incontri istituzionali, non ci aspettavamo un miglioramento ma nemmeno un dato così negativo. Il responsabile Europa Enlarged Philipe Imparato e il presidente John Elkan avevano dichiarato che la situazione in termini di volumi non avrebbe subito delle significative modifiche nel corso del 2025, in quanto i nuovi lanci produttivi nel corso del corrente anno di Melfi, Mirafiori e quello successivo di Cassino, avrebbero impattato nel 2026.

Negli stessi incontri hanno ribadito che le modifiche introdotte al piano industriale dopo le manifestazioni sindacali che hanno portato alle dimissioni dell’AD Tavares, potranno portare nel 2026 ad una crescita importante delle produzioni prossima a quella riscontrata nel 2023.

Il Gruppo in quegli incontri ha confermato l’obiettivo di 1 milione di veicoli entro il 2030, ma lo ha subordinato alle risposte del mercato.

Stellantis ha ribadito per il 2025 per gli stabilimenti Italiani, 2 miliardi di investimenti e 6 miliardi di acquisti ai fornitori del nostro Paese e soprattutto con un comportamento e un’attenzione più responsabile. E’ sicuramente un cambio di impostazione, con un piano di investimenti aggiuntivo al precedente. Al piano industriale precedente, da noi giudicato insufficiente, hanno aggiunto la nuova piattaforma Small con i due nuovi modelli compatti a Pomigliano dal 2028.  La nuova 500e a Mirafiori in aggiunta alla 500 ibrida. Vengono ibridizzate le auto previste nelle versioni elettriche tra il 2025 e 2026 a Melfi, portando l’offerta a 7 modelli. E’ stato annunciato ad Atessa (CH) la nuova gamma large sui veicoli commerciali. A Cassino vengono sviluppate anche le versioni ibride delle full electric previste su Stelvio e Giulia e in aggiunta un nuovo modello top di gamma sempre su piattaforma large. Su Modena verrà lanciata la collaborazione con Motor Valley per il lancio del progetto alto di gamma. Continuano a mancare ancora risposte importanti sulla Gigafactory e sul rilancio di Maserati e altri aspetti che saranno oggetto di verifiche nei prossimi mesi con Stellantis e Governo. (...CONTINUA)

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