“Le parole del sindaco Roberto Gualtieri che auspica una crescita dell’occupazione a Roma sono ampiamente condivisibili. Il tasso d’occupazione della Città Metropolitana di Roma pari al 65,8 per cento non può accontentarci, anche perché sebbene in crescita rispetto al passato, non regge il confronto con Milano e Bologna (71,9 per cento) e Firenze (74,1 per cento). Dobbiamo decisamente fare meglio e molto di più. Per le donne e per i giovani ma anche per chi lavora tanto e guadagna poco”. Commenta *Rosita Pelecca, segretaria generale Cisl Roma Capitale Rieti*. “Per questo al nostro Congresso abbiamo proposto un Patto per Roma prossima. Infatti, commenta la Pelecca, per i soli effetti demografici, se non crescerà il tasso d’occupazione il rischio di un restringimento della base occupazionale è molto concreto. Con gli attuali tassi d’occupazione, dalla nostra ricerca commissionata al Prof. Giuseppe Roma, emerge che la platea dei lavoratori nel 2035 diminuirebbe del 6,7 per cento, con inevitabili gravi conseguenze sul piano sociale. Per poter almeno mantenere i livelli attuali, il tasso d’occupazione dovrebbe crescere nel 2030 al 67,3 per cento e nel 2035 al 70,6 per cento, avvicinandosi a quanto già ora avviene a Milano. Un tale risultato, però, si potrà ottenere promuovendo nuove opportunità di lavoro e accelerando le dinamiche produttive con investimenti pubblici e privati. Risorse volte ad accrescere il volume di attività sia in settori di alta tecnologia quali informatica, digitale, intelligenza artificiale, difesa, che in ambiti dove Roma può vantare una leadership come il biomedicale, la sanità, l’alta formazione, i servizi alla persona, le industrie culturali e creative. Alternative non ci sono. Dobbiamo sviluppare opportunità, attrarre investimenti per promuovere lavoro di qualità, sana occupazione e sviluppo contrattato e partecipato”.