“I dati relativi alla produzione industriale diffusi quest’oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) per il mese di febbraio 2025 evidenziano una dinamica negativa rispetto a gennaio, proseguendo un andamento debole già osservato nei mesi precedenti. L’indice destagionalizzato della produzione industriale ha registrato a febbraio 2025 una flessione dello 0,9% rispetto a gennaio 2025″. Lo dichiara in una nota il segretario confederale Cisl, Giorgio Graziani. “Questo dato – aggiunge – riflette un peggioramento del quadro congiunturale, con un rallentamento più marcato in alcuni comparti chiave del settore manifatturiero, con il segmento dei beni strumentali in calo del 3,3%, indicatore di un preoccupante rallentamento degli investimenti produttivi. La diminuzione in questo raggruppamento è del 5,7% rispetto ad un anno fa, mentre l’indice complessivo della produzione industriale è diminuito del 3,5% rispetto a febbraio 2024
“Il rischio è quello di una tempesta perfetta, dovuta al deciso rallentamento della Germania (in un anno l’industria tedesca ha perso il 4%, evidenziando una tendenza negativa persistente), ai costi energetici in forte crescita rispetto a un anno fa (l’elettricità è crescita del 36%, il metano del 48%) ed un’instabilità internazionale preoccupante, che apre alle incertezze di una riorganizzazione della globalizzazione” sottolinea il segretario confederale della Cisl Giorgio Graziani
“Ma strumentalizzare questi dati serve a poco. Questo è il momento di lavorare insieme, Governo e parti sociali, a strategie per dare maggiore resilienza all’industria nazionale, riconducendola su un percorso di crescita, in linea con il grande potenziale della manifattura italiana e in uno scenario in profondo cambiamento, che presenta non pochi rischi a partire dalla variabile dazi. Questo percorso dovrà passare inevitabilmente attraverso il rafforzamento delle politiche industriali europee, con scelte precise sul piano degli investimenti e della sostenibilità ambientale”.
Industria. Graziani: “Strumentalizzare dati Istat serve a poco. Questo è il momento di lavorare insieme, Governo e parti sociali, a strategie per dare maggiore resilienza all’industria nazionale”
Pubblicato il 10 Apr, 2025
