Le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di LIDL Italia, con il blocco degli straordinari e dei supplementari e indetto una giornata di sciopero nazionale prevista per sabato 24 maggio, per l’intero turno di lavoro. Saranno proclamate ulteriori ore di sciopero da articolare a livello territoriale.
La decisione è maturata al termine dell’incontro con la direzione societaria tenutosi a Bologna il 14 maggio, dopo una lunga trattativa per il Contratto integrativo aziendale applicato ai circa 23.000 dipendenti in Italia della multinazionale tedesca della grande distribuzione organizzata.
“Dopo diversi mesi di negoziato, l’unico incremento salariale proposto da LIDL è una somma in buoni spesa. Una proposta del tutto inadeguata – affermano i sindacati – che non risponde alle richieste avanzate nel corso del lungo negoziato e non corrisponde alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nella rete vendita, nella logistica e nelle sedi”. Le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali, finora respinte da Lidl Italia, comprendevano la costituzione di un premio di risultato, l’introduzione di una quota fissa aggiuntiva di salario e il riconoscimento dei buoni pasto, tenendo conto “dell’andamento economico di LIDL Italia, caratterizzato nel corso degli anni da crescita sostenuta del fatturato (LIDL Italia ha un fatturato di oltre 7 miliardi di euro), da ampliamento della quota di mercato nell’ambito della grande distribuzione e soprattutto da utili di bilancio rilevanti, (negli ultimi 5 anni di bilancio presentati l’utile ante imposte di LIDL è stato di 1,3 miliardi di euro circa).
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs ritengono che le lavoratrici e i lavoratori di LIDL siano i protagonisti principali di questi risultati e meritino la redistribuzione degli utili che l’azienda fa ogni anno.
Un altro nodo critico è l’organizzazione del lavoro, con problemi evidenti su carichi, programmazione e certezza degli orari, in una realtà dove circa il 75% dei dipendenti ha un contratto part-time. “Mancano schemi orari predefiniti, programmati e certi” stigmatizzano i sindacati sottolineando che “l’attuale gestione degli orari di lavoro dei part time non risponde allo spirito del dettato normativo e contrattuale”.
“Alla luce della rigidità dell’azienda e dell’assenza di un mandato negoziale per avanzare nuove proposte – concludono Filcams, Fisascat e Uiltucs – la proclamazione dello stato di agitazione è un passaggio necessario per imprimere una svolta alla trattativa”.
Lidl Italia. I sindacati proclamano lo stato di agitazione e una giornata di sciopero nazionale per il 24 maggio per il nuovo contratto integrativo aziendale
Pubblicato il 15 Mag, 2025