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Puglia. CTP Taranto, i sindacati Confederali dei trasporti denunciano le scarse relazioni industriali

 Le Segreterie Aziendali e Territoriali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal di Taranto, denunciano agli Organi di stampa, le scarse  relazioni industriali con la direzione Aziendale del CTP S.p.A. di Taranto.  “Da tempo – si legge in una nota congiunta – subiamo decisioni unilaterali da parte della Direzione Aziendale,  siamo stanchi di sentire belle parole come concertazione, condivisione,  lavoro di squadra che non trovano poi concretezza nella vita aziendale.  Ormai siamo giunti al paradosso convocazioni di tavoli tecnici e tavoli  finalizzati alla risoluzione delle problematiche come il Premio di  Risultato, l’organizzazione del lavoro, e la sicurezza e tanto altro in  corso e contestualmente decisioni unilaterali della Direzione Aziendale (con  Ordini di Servizio) in netto contrasto con le corrette relazioni  industriali. Dopo mesi di trattative in cui si è discusso ampiamente su  diversi temi alcuni dei quali molto delicati che non incentivavano i  dipendenti, abbiamo in tutti i modi cercato di trovare una soluzione  venendo incontro anche ad alcune proposte della Direzione Aziendale, ma  nelle ultime riunioni che si sono svolte nelle giornate del 12 e 13 maggio  2025, nonostante il nostro tentativo di trovare un accordo, abbiamo  riscontrato, ancora una volta, un out-out da parte della Direzione  Aziendale.  La proposta aziendale ci vedeva contrari per motivi palesemente  penalizzanti per i lavoratori in particolare prevedeva, tra gli altri, un  impegno giornaliero per il personale viaggiante di 12 ore tutto questo in  contraddizione con il tanto parlare di conciliazione di tempi di vita e di  rispetto del benessere della vita dei lavoratori. L’ultimo bilancio 2023,  si era chiuso con un attivo importante, ed ora ci troviamo con una proposta  Aziendale, in merito al Premio di Risultato da riconoscere ai lavoratori  che, di fatto, è peggiorativo rispetto al vecchio accordo;  Noi crediamo che  non si possono creare disparità retributive con premi di risultato  garantiti sistematicamente annualmente a “pochi”, tralasciando la  maggioranza dei dipendenti impegnati quotidianamente nella produzione  aziendale. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal delusi e  fortemente preoccupati, per la retribuzione integrativa in scadenza hanno  deciso di concerto con i lavoratori, di proclamare lo stato di agitazione ed  attivazione relativa alla prima fase della procedura di raffreddamento ai  sensi della L. 146/90″ conclude

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