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Sanita’ privata. Rossi: “Inaccettabile bloccare il rinnovo del contratto scaduto da oltre 6 anni e contratto unico RSA fermo da 13 anni”

Pubblicato il 22 Mag, 2025

“Siamo a fianco delle oltre 200.000 lavoratrici e lavoratori che operano nelle strutture della sanità privata accreditata, dei Centri di Riabilitazione e delle RSA aderenti ad AIOP ed ARIS, che rivendicano il rinnovo del loro contratto nazionale di lavoro e sosteniamo con forza la vertenza portata avanti dalla nostra Funzione Pubblica, che rappresenta il personale che opera nel settore sanitario e socio sanitario privato, unitamente alle altre federazioni di categoria confederali”.’ Lo afferma il Segretario Confederale della Cisl Sauro Rossi, a fronte dello sciopero nazionale proclamato unitariamente per oggi dalle Federazioni di categoria, con una giornata di mobilitazione che, dopo i presidi delle scorse settimane davanti alle principali strutture della sanità privata, vedrà oggi presidi organizzati sotto le sedi delle Regioni.
“Consideriamo inaccettabile una situazione che vede le parti datoriali AIOP ed ARIS bloccare il rinnovo del contratto del personale che opera nelle strutture della sanità privata accreditata scaduto da oltre 6 anni e il contratto unico delle RSA fermo da 13 anni.
Sanità privata significa servizio pubblico e in questo contesto non ci possono essere lavoratrici e lavoratori con contratti che hanno oggi delle differenze normative importanti e salariali così marcate che arrivano anche al 40% Sollecitiamo con forza Regioni e Ministero della Salute ad attivarsi concretamente, anche alla luce dei percorsi di accreditamento che consegnano a queste realtà private importanti risorse pubbliche, al fine di superare gli ostracismi, rinnovare rapidamente i contratti restituendo dignità, salari e diritti alle migliaia di lavoratrici e lavoratori che ogni giorno svolgono un servizio pubblico essenziale, garantendo cure, assistenza e professionalità alle persone più fragili e bisognose”.

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