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Gaza. Domenica 25 maggio sit della Cisl all’ambasciata israeliana a Roma per invocare l’immediato cessate il fuoco. Fumarola: “Bisogna fermare le armi, serve una tregua umanitaria”

Pubblicato il 22 Mag, 2025

Sit-in della CISL domenica 25 maggio presso l’Ambasciata israeliana a Roma per invocare l’immediato cessate il fuoco a Gaza. L’iniziativa, alla presenza della segretaria generale Daniela Fumarola, si svolgerà dalle ore 10.00 alle 12.00, in Piazzale Don Giovanni Minzoni, nei pressi dell’ambasciata israeliana, per invocare la fine delle ostilità, la ripresa di negoziati democratici, la liberazione di tutti gli ostaggi e la costruzione una pace giusta e duratura, che punti al traguardo di “due popoli, due Stati”.  “Serve uno stop immediato alla violenza – ha dichiarato  Fumarolaper fermare il disastro umanitario in corso, permettere l’ingresso degli aiuti internazionali e sostenere una popolazione stremata, composta da donne, bambini e civili innocenti che nulla hanno a che fare con il terrorismo di Hamas. Bisogna fermare le bombe e costruire le condizioni per una tregua nella quale la diplomazia internazionale possa finalmente agire.” 
“La CISL ribadisce con forza la condanna del terrorismo e l’urgenza di una soluzione politica basata sul riconoscimento reciproco, sulla sicurezza per Israele e sul diritto del popolo palestinese a un futuro di dignità, diritti, libertà e autodeterminazione, con il pieno coinvolgimento dell’Autorità Nazionale Palestinese e delle istituzioni democratiche”. 
“Al  sit-in parteciperanno delegazioni delle federazioni Cisl per dare voce a chi crede  nella libera convivenza, nella giustizia e  nel dialogo, nel segno dei diritti umani e civili”.

Già stamani a Torino la Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola intervenuta al Congresso della Cisl Piemonte aveva sottolineato la necessità di un immediato cessate il fuoco a Gaza “per fermare il disastro umanitario, permettere l’ingresso degli aiuti internazionali, sostenere una popolazione in ginocchio che nulla ha a che fare con i terroristi di Hamas. La campagna militare di Netanyahu – aveva osservato la leader della Cisl – ha creato macerie indicibili, un numero enorme di vittime innocenti, isolato centinaia di migliaia di persone privandole di cibo e medicinali. Una impostazione assurda, atroce, che è riuscita a isolare Israele persino dopo gli orrori del 7 ottobre 2023. Bisogna subito fermare le armi, dare una possibilità ad una tregua umanitaria per consentire di salvare vite di bambini, donne, persone fragili, che non possono sostenere ancora questa situazione. Serve un intervento forte dell’Onu, dell’Europa, della comunità internazionale per porre fine a questa barbarie e costruire condizioni di dialogo e negoziato con rappresentanti democratici dell’Anp, per arrivare da un lato alla condanna e la messa al bando del terrorismo di Hamas e dall’altra alla ricostruzione di una base di dialogo pacifico e una convivenza che garantisca ad ogni persona diritti umani e civili per una prospettiva di pace duratura”, ha concluso.

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