La CISL e la FeLSA CISL esprimono una valutazione positiva e di equilibrio sulle misure contenute nel DL Economia in materia di lavoro in somministrazione. In particolare, si riconosce la coerenza delle disposizioni nel promuovere e valorizzare l’assunzione a tempo indeterminato presso le Agenzie per il Lavoro (ApL), rispetto al semplice ricorso ai contratti a termine.
“Riteniamo – dichiarano Mattia Pirulli ( Segretario Confederale Cisl) e Daniel Zanda (Segretario Generale FeLSA CISL) che il contratto a tempo indeterminato con un’ApL rappresenti una forma di lavoro più tutelante rispetto al tempo determinato. Questo non solo per le garanzie previste durante il rapporto di lavoro, ma anche per la presenza, in caso di fine missione, di una specifica procedura di ricollocazione prevista dal contratto collettivo e di un’indennità pari a 1.150 euro.
A rafforzare questa valutazione intervengono anche i dati: è infatti più alta la probabilità di essere assunti a tempo indeterminato da un’azienda utilizzatrice dopo un periodo di lavoro in somministrazione.
Alla luce di ciò, l’estensione fino a 48 mesi del periodo massimo di utilizzo dei lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle Agenzie per il Lavoro non solo non trova contrarietà da parte della CISL e della FeLSA CISL, ma viene letta come un intervento coerente con una visione moderna e inclusiva della gestione delle flessibilità nel mercato del lavoro. Una visione che punta a coniugare tutele, opportunità occupazionali e buona contrattazione, anche alla luce del recente rinnovo del CCNL della Somministrazione”.