“La relazione pubblicata ieri dall’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati mostra che quella intrapresa è la strada giusta da percorrere – dichiara Sauro Rossi, Segretario Confederale Cisl.I numeri parlano chiaro: oltre 27.000 beni immobili riconsegnati a destinazione sociale di cui 9.000 terreni. Dobbiamo – prosegue Rossi – avere pero’ la capacita’ di unire le forze: Agenzia, Comitato di Indirizzo, Regioni, Comuni, Terzo Settore, organizzazioni sindacali debbono promuovere e condividere ulteriori progetti di riutilizzo in tutte le realtà territoriali . Solo attraverso queste sinergie la destinazione dei beni diventerà ancora piu’ efficace e accrescerà il suo valore sociale ed economico. Utile – continua Rossi – prendere esempio dal lavoro fatto dal Cnel proprio sulla proposta di modifica di alcune norme inerenti le destinazioni dei beni. Il prodotto del dialogo e del confronto tra i vari soggetti istituzionali e le parti sociali ha dato un risultato apprezzato e condiviso dal Consiglio del Cnel tanto da diventare proposta di legge. Confidiamo sul fatto che l’Agenzia torni a valorizzare l’interlocuzione costante con il Comitato di Indirizzo, organo che puo’ dare ulteriore impulso al buon lavoro fino ad oggi svolto dall’Anbsc. Solo attraverso collaborazioni ad ampio raggio si riuscirà, infatti, a migliorare i risultati di questa cruciale forma di lotta alla criminalita’ organizzata”.
Nell’ambito della legislazione contro le mafie le misure riguardanti il sequestro dei beni delle organizzazioni criminali sono tra le più rilevanti, poiché mirano a colpire il patrimonio da queste accumulato. I beni sottratti alle mafie sono l’espressione di una forma di lotta alla criminalità organizzata tra le più efficaci e significative: le ricchezze derivanti per esempio da narcotraffico, estorsioni ed usura, vengono espropriate per diventare proprietà dello Stato e tornare all’utilità collettiva. Alla base di tutto vi è la Legge Rognoni-La Torre n. 646 del 1982 che ha introdotto il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso e la confisca dei beni che ne sono il prodotto. Successivamente, è stata approvata la Legge 7 marzo 1996, n.109, Disposizioni in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati, che introduce e regola il riutilizzo dei beni appartenuti alle organizzazioni criminali per scopi sociali, diventata norma di riferimento anche in ambito europeo.
Mafie. Rossi: “La relazione pubblicata ieri dall’ANBSC mostra che quella intrapresa è la strada giusta da percorrere. Unire le forze: Agenzia, Comitato di Indirizzo, Regioni, Comuni, Terzo Settore, organizzazioni sindacali per promuovere e condividere ulteriori progetti di riutilizzo in tutte le realtà territoriali”
