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Basilicata. Cisl: A Viggiano il Consiglio generale della Femca Cisl lucana con il segretario nazionale Tripoli

Pubblicato il 17 Set, 2025

Si è riunito a Viggiano il Consiglio generale della Femca Cisl Basilicata alla presenza del segretario nazionale Sebastiano Tripoli e del segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo. Un momento importante di confronto e analisi per fare il punto sulle principali criticità e prospettive del settore energetico, industriale e delle utilities nella nostra regione. Il dibattito ha evidenziato la difficile situazione che sta vivendo il comparto petrolifero lucano. Infatti, se da un lato la Val d’Agri vive una fase di progressivo ridimensionamento della produzione, nella Valle del Sauro le attività estrattive crescono ma in misura insufficiente a bilanciare le difficoltà complessive del comparto. Nel corso del suo intervento il segretario generale regionale Massimiliano Mincuzzi ha evidenziato a necessità di un sindacato vigile e propositivo, capace di accompagnare la transizione energetica e digitale con competenza e visione strategica. Al centro della discussione anche le principali vertenze che hanno investito alcune importanti realtà della filiera chimica: dalla Favorit di Tito Scalo, azienda in attivo ma chiusa con 30 lavoratori a rischio e la cassa integrazione in scadenza a novembre, alla Vibac, dove si è alle prese con la delicata gestione della procedura di licenziamento di 45 addetti, fino alla Valbasento, duramente colpita dalla crisi idrica e dalle tensioni sui mercati internazionali, che mette in difficoltà realtà come Politex e Gnosis. Un capitolo rilevante è stato dedicato ad Acquedotto Lucano, dove la Femca può vantare il primato di organizzazione sindacale più rappresentativa. Nel suo intervento Mincuzzi ha puntato il dito contro «le ingessature politiche che paralizzano l’azienda», impedendo le necessarie progressioni professionali dei lavoratori. Di qui la richiesta di una governance stabile e di una visione strategica per il futuro del servizio idrico integrato. Non sono mancati segnali positivi: i recenti cambi di appalto nell’indotto petrolifero hanno portato circa 180 lavoratori dal contratto metalmeccanico a quello Energia e petrolio, soluzione che permette di rafforzare la rappresentanza sindacale della Femca e di consolidare il rapporto di fiducia con i lavoratori. In chiusura, il segretario generale Mincuzzi ha annunciato l’avvio di un piano formativo per quadri e dirigenti, finalizzato a rafforzare la capacità di analisi e azione del sindacato: Il nostro compito – ha dichiarato – non è solo denunciare i problemi, ma costruire soluzioni. Vogliamo continuare a dare speranza e dignità ai lavoratori, rendendo la Femca e la Cisl sempre più vicine alle persone e capaci di incidere sul futuro della Basilicata».