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Agricoltura, Risso (Terra Viva): “No ai tagli alla PAC. L’Europa cambi rotta, in gioco il futuro dell’agricoltura e delle comunità rurali”

Pubblicato il 18 Set, 2025

“Il progetto della Commissione europea di accorpare la Politica Agricola Comune ai Fondi di Coesione, riducendo al tempo stesso le risorse disponibili per gli agricoltori, rappresenta un colpo durissimo e inaccettabile per l’agricoltura italiana ed europea”.

Lo afferma Claudio Risso, Presidente nazionale di Terra Viva – Associazione Liberi Produttori Agricoli, commentando la proposta contenuta nel nuovo bilancio pluriennale dell’Unione (MFF 2028-2034), che taglia i fondi PAC da 386 a circa 300 miliardi di euro.

“La PAC è nata per garantire sicurezza alimentare, equilibrio territoriale e dignità del lavoro agricolo. Smantellarla o ridimensionarla in questo modo significa colpire non solo gli agricoltori, ma milioni di famiglie che vivono e presidiano i territori rurali, spesso nelle aree interne e montane già fragili. In Italia – ricorda Risso – oltre 770 mila aziende agricole rischiano di vedere compromessi redditi, investimenti e prospettive future. Un settore che vale 707 miliardi di euro e dà lavoro a 4 milioni di persone non può essere trattato come un capitolo residuale di bilancio”.

Terra Viva condivide e sostiene la posizione del Parlamento europeo che ha chiesto di mantenere la PAC autonoma e di tutelare i pagamenti diretti agli agricoltori come fulcro del loro reddito. “Se l’Europa vuole restare fedele ai principi su cui è nata – prosegue Risso – non può accettare che la PAC passi dal 70% al 45% del bilancio comunitario, mentre altri Paesi come Cina e Stati Uniti investono cifre imponenti nei rispettivi settori agricoli”.

“È il momento della responsabilità politica e istituzionale. Chiediamo a Governo, Parlamento e Regioni di fare sistema e di farsi sentire a Bruxelles con una voce forte e unitaria. L’agricoltura europea è un bene pubblico: difenderla significa difendere l’ambiente, la coesione sociale, la sovranità alimentare e il futuro dei giovani”.

“Terra Viva – conclude Risso – sarà in prima linea, insieme agli agricoltori, per chiedere modifiche sostanziali a un provvedimento che rischia di compromettere irrimediabilmente il nostro modello agricolo e con esso la vitalità delle comunità rurali. I tagli alla PAC non sono una questione contabile: sono una questione di civiltà”.