Sono oltre 400 i delegati presenti oggi a Roma per gli Attivi unitari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, che hanno condiviso le “Linee di indirizzo per la diffusione e lo sviluppo della contrattazione di secondo livello nel settore alimentare 2026-2029”.
Nel documento, approvato all’unanimità, sulla base del quale saranno predisposte le piattaforme per i rinnovi degli accordi aziendali dell’alimentare, si evidenziano le buone performance che il settore ha fatto registrare negli ultimi anni anche grazie al contributo delle lavoratrici e dei lavoratori. Risultati conseguiti nonostante l’imprevedibilità che sta caratterizzando il contesto geopolitico ed economico, i conflitti in corso, l’incremento dei costi energetici e delle materie prime e la dinamica inflattiva che continua a ridurre il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nel merito, le linee di indirizzo si prefiggono l’obiettivo di individuare soluzioni contrattuali in grado di vincere le sfide delle transizioni digitali, sociali e ambientali che stanno interessando il Paese e il settore. A tal proposito Fai, Flai e Uila, chiedono di potenziare le relazioni sindacali, non solo rafforzando il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, ma rivendicando anche il diritto di informazione e consultazione preventivo rispetto all’introduzione di nuove tecnologie e al ricorso all’intelligenza artificiale.
Tra gli obiettivi prioritari contenuti nel documento: orientare l’innovazione tecnologica verso il lavoro stabile e qualificato, costruire una partecipazione attiva e reale lungo tutta la catena delle decisioni, puntando su informazione, consultazione preventiva e modelli organizzativi condivisi – tenendo anche conto del protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori nella redistribuzione della ricchezza prodotta – garantendo occupazione di qualità, governare appalti e comunità di sito per impedire la competizione sul costo del lavoro, rendere centrali salute e sicurezza in ogni luogo di lavoro, anche inserendo nelle piattaforme la richiesta di prevedere la risoluzione dei contratti di appalto nel caso di grave violazione della normativa legale e contrattuale.
Ampio spazio è riservato anche alla promozione delle pari opportunità e della conciliazione tra vita professionale e privata, alla formazione certificata, al ricambio e alla coesistenza generazionale, alla sperimentazione di percorsi di riduzione dell’orario a parità di salario, al rilancio della previdenza complementare.
Sul versante economico le richieste saranno calibrate sulle reali condizioni delle singole imprese, puntando ad incrementare il premio per obiettivi, anche introducendo parametri legati alla sostenibilità ambientale e sociale, migliorando al contempo le prestazioni di welfare.
“Vogliamo puntare a sviluppare ulteriormente sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo la contrattazione di secondo livello nel nostro settore” hanno dichiarato al termine della presentazione delle linee guida i Segretari Generali di Fai, Flai e Uila, Onofrio Rota, Giovanni Mininni ed Enrica Mammucari. “La contrattazione è, infatti, uno strumento essenziale per guidare le transizioni che stanno interessando anche il nostro Paese, mettendo al centro il lavoro e il suo valore e promuovendo un modello di sviluppo sociale che punti a migliorare il benessere lavorativo delle persone che rappresentiamo”.
Lavoro. Attivi unitari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: approvate linee di indirizzo su contrattazione di secondo livello nel settore alimentare
Pubblicato il 23 Set, 2025