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Cisl Romagna: “2 ottobre Festa dei Nonni. Li chiamiamo “pilastri”, ma non possiamo lasciarli soli. Serve agire subito, la solitudine è un rischio concreto”

Pubblicato il 1 Ott, 2025

Il 2 ottobre, Festa dei Nonni, rappresenta ogni anno un’occasione speciale per celebrare chi è al centro delle famiglie italiane. I nonni non sono solo affetto e memoria: offrono tempo, sostegno, esperienza, cura e presenza. Accudiscono i nipoti, accompagnano le famiglie nelle difficoltà quotidiane, trasmettono valori e tradizioni. Ma dietro il sorriso dei festeggiamenti emerge un problema serio e crescente: chi si prenderà cura dei nonni quando saranno loro a necessitare di sostegno? Un fenomeno in crescita: gli over 80 aumentano I numeri parlano chiaro. In Romagna la popolazione over 80 è alta e continua a crescere, soprattutto nelle province di Forlì-Cesena e Rimini. A Ravenna, tra il 2019 e il 2024, si è passati da 35.425 a 35.189 ultraottantenni, sostanzialmente stabile. A Forlì-Cesena la crescita è stata più evidente, da 32.205 a 33.325. Rimini registra l’aumento più marcato, da 25.060 a 26.927. Oggi, dunque, in Romagna vivono oltre 95 mila persone con più di ottant’anni, e la tendenza è destinata a proseguire. Questi dati non sono solo numeri, ma segnali concreti di una trasformazione sociale. Una popolazione sempre più anziana richiede maggiore attenzione, più servizi, più sostegno.

Le badanti diminuiscono

Se gli anziani aumentano, le badanti – figure fondamentali per garantire assistenza quotidiana – calano costantemente. A Ravenna il numero è sceso da 5.977 nel 2019 a 5.156 nel 2024, a Forlì-Cesena da 5.598 a 4.959, a Riminida 5.232 a 4.916. Un calo significativo, che incide direttamente sulla capacità delle famiglie di garantire un’assistenza adeguata e di qualità.

Il rapporto anziani/badanti peggiora

Il confronto fra anziani e badanti mostra un peggioramento diffuso. A Ravenna il rapporto anziani/badanti è passato da 5,9 nel 2019 a 6,8 nel 2024. A Forlì-Cesenail rapporto è salito da 5,8 a 6,7, mentre a Rimini da 4,8 a 5,5. Questi numeri evidenziano come la distanza tra domanda e offerta di assistenza stia diventando sempre più marcata, aumentando il rischio di fragilità e isolamento degli anziani.

Maria Antonietta Aloisi (Segretaria Generale FNP) e Francesco Marinelli (Segretario Generale CISL Romagna): “una bomba sociale pronta a esplodere”“L’invecchiamento della popolazione romagnola non è più un fenomeno statistico, ma una realtà concreta che rischia di trasformarsi in una vera emergenza sociale – afferma Maria Antonietta Aloisi, Segretaria Generale Pensionati CISL Romagna.” Gli anziani aumentano, mentre le figure di assistenza diminuiscono. Se non interveniamo subito, molte famiglie si troveranno sole davanti a un compito gravoso e spesso insostenibile.”

Francesco Marinelli – segretario generale CISL Romagna – lancia un appello alle istituzioni: “Non possiamo permettere che una generazione venga lasciata senza tutele. Servono politiche concrete per sostenere le famiglie e potenziare i servizi di cura. Accanto alle assistenti familiari, è fondamentale supportare chi si prende cura dei propri cari anziani, alleggerendo il peso sulle famiglie e sul sistema sanitario già sotto pressione. Agevolazioni fiscali, contributi economici e servizi di supporto mirati sono strumenti indispensabili per affrontare le sfide quotidiane dell’assistenza domiciliare.”

Il valore del lavoro di cura

Il sindacato ricorda anche l’importanza di valorizzare colf e badanti. “Queste figure sono essenziali per garantire il benessere e la sicurezza degli anziani. Riconoscerne il ruolo significa assicurare continuità e qualità nell’assistenza, ma anche sostenere concretamente le famiglie.”Uno sguardo al futuroSe le attuali tendenze continueranno, entro il 2030 la popolazione over 80 in Romagna potrebbe superare quota 100 mila, mentre le badanti potrebbero scendere sotto le 14 mila. Il rapporto medio anziani/badanti raggiungerebbe così quasi otto anziani per ogni assistente. “Siamo di fronte a una prospettiva che rischia di diventare drammatica – conclude Marinelli –. I nonni si prendono cura dei nipoti, ma chi si prenderà cura dei nonni?”

La Festa dei Nonni come momento di riflessione

Questa ricorrenza deve essere più di un momento simbolico: è l’occasione per riflettere su come sostenere chi ha sempre sostenuto gli altri. Famiglie, istituzioni e sindacati devono lavorare insieme per garantire servizi adeguati, politiche di supporto e una rete di cura capace di rispondere ai bisogni di una popolazione che invecchia. Solo così la Festa dei Nonni può diventare una celebrazione che guarda al presente e al futuro, senza lasciare nessuno indietro.