I dati diffusi oggi dall’Istat sul mercato del lavoro e l’indagine Inapp sulla percezione delle disuguaglianze di genere confermano l’urgenza di politiche mirate per una più forte partecipazione femminile al lavoro”. Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl Mattia Pirulli. “Benché prosegua da 4 anni la crescita occupazionale, il ritmo di aumento nel dato di agosto diffuso oggi appare più lento, con 103mila occupati in più nell’ultimo anno ma un calo complessivo tra gli under 50 ed un tasso di occupazione femminile che, nonostante i miglioramenti, resta lontano dalla media Ue. Parallelamente, l’European Social Survey diffusa dall’Inapp segnala che oltre la metà delle donne in Italia percepisce disparità in assunzioni, retribuzioni e carriera, con livelli più bassi rispetto alla media europea ma comunque significativi. Per la CISL è strategico rilanciare l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro, agendo su più leve: potenziamento dei servizi all’infanzia e agli anziani, per liberare tempo di cura e favorire l’occupazione femminile; orientamento scolastico verso le discipline STEM, per contrastare stereotipi e aprire alle donne le professioni più innovative e qualificate; incentivazione della contrattazione collettiva che promuove misure di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro; una più equa ripartizione dei carichi familiari tra uomini e donne, da sostenere anche con politiche fiscali e sociali adeguate. Inclusione, partecipazione e pari opportunità non sono solo un obiettivo di giustizia sociale – sottolinea Pirulli – ma la condizione necessaria per rafforzare la crescita, la produttività e la coesione del Paese”.
Lavoro. Pirulli: “Priorità strategica l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro”
