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Contratto Nazionale di lavoro Unionchimica Confapi: varata la piattaforma rivendicativa 2026-2028

L’aumento salariale chiesto dai sindacati per il triennio è di: 188 euro per il comparto chimico, concia e settori accorpati per il primo livello (A); 235 euro per il comparto plastica e gomma;
215 euro per il comparto ceramica; 217 euro per i comparti abrasivi, vetro meccanizzato, vetro trasformazione e vetro soffiato.

Milano, 9 ottobre 2025. Questa mattina a Milano, le rappresentanze di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno varato la piattaforma di rinnovo del contratto nazionale di lavoro Unionchimica Confapi per il triennio 2026-2028, contratto che scadrà il prossimo 31 dicembre. Nei prossimi giorni la piattaforma sarà inviata alle controparti.

“La piattaforma presenta delle proposte con l’intento di modernizzare l’articolato contrattuale aggiornandolo ai mutamenti che in questi tempi stanno rivoluzionando il lavoro, estendendo la tutela attraverso un ampliamento dei diritti e una contrattazione più articolata sull’organizzazione del lavoro. Ora è importante rinnovare il contratto in tempi rapidi per dare alle lavoratrici e ai lavoratori le risposte salariali necessarie a garantire il potere d’acquisto” hanno dichiarato Filctem, Femca, Uiltec al termine dell’incontro.

Richiesta economica
La richiesta economica complessiva avanzata dai sindacati per gli oltre 55mila lavoratrici e lavoratori per i vari settori afferenti a questo contratto sono: 188 euro per il comparto chimico, concia e settori accorpati al primo livello (A); 235 euro per il comparto plastica e gomma; 215 euro per il comparto ceramica; 217 euro per i comparti abrasivi, vetro meccanizzato, vetro trasformazione e vetro soffiato.
Sul welfare contrattuale le organizzazioni sindacali ritengono necessario il potenziamento della promozione del Fondo di Previdenza Integrativa, anche attraverso 1 ora di assemblea retribuita aggiuntiva al monte ore annuo e un aumento del contributo destinato a FONDAPI a carico delle aziende in favore di tutti gli iscritti.

Infine, si richiede l’aumento delle maggiorazioni turni e straordinari, e l’aumento dell’elemento perequativo comune a tutti i settori.

Parte normativa
La priorità sarà rafforzare ed ampliare il sistema delle relazioni industriali sia a livello nazionale che territoriale e aziendale con il costante coinvolgimento di lavoratrici e lavoratori alla “vita” delle imprese. Tra le richieste vi è la presentazione da parte dei Sindacati di categoria del contratto tramite almeno 1 ora di assemblea retribuita annua, in orario di lavoro, aggiuntiva al monte ore previsto. Inoltre, si chiede un confronto preventivo tra le parti anche per condividere i piani industriali e gestionali dell’impresa.

Sul capitolo degli appalti si ritiene necessario prevedere la figura del cosiddetto “delegato di sito” che svolgerà funzioni di coordinamento rispetto tutte le attività sindacali anche per le aziende con meno di 15 dipendenti. Sulla formazione andrà incentivato l’utilizzo del fondo FAPI (rivolto alle PMI) e andrà istituito il “libretto formativo” per certificare le professionalità acquisite dalle lavoratrici e dai lavoratori. Considerate inoltre le transizioni energetiche e digitali che attraversano i settori, sarà necessaria una revisione del sistema classificatorio e delle declaratorie professionali per dare il giusto riconoscimento alle competenze, anche attraverso una mobilità verso l’alto. Per quanto riguarda la salute, sicurezza e ambiente Filctem, Femca, Uiltec ritengono che in caso di cambiamenti organizzativi che impattino sulle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori e a riguardo delle condizioni climatiche interne, sarà avviato un confronto preventivo con gli RLS/RLSSA e, al fine di prevenire gli infortuni, saranno avviate campagne di prevenzione e di formazione. Si richiede inoltre la copertura delle spese legali/assicurative per le figure dei preposti alla Sicurezza.

L’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo del lavoro; per questo nei comparti sarà necessario avviare un monitoraggio costante a partire dal livello aziendale, che consenta di individuare linee di indirizzo settoriali che ne promuovano l’utilizzo etico, informato e finalizzato al miglioramento della qualità del lavoro.

Rilevanza è stata data al capitolo del mercato del lavoro, diritti e tutele, con richieste su: permessi aggiuntivi, azioni positive sulla parità di genere, rimodulazione di istituti come ferie, malattia ed orari di lavoro (con possibilità di riduzione a parità di salario), in un’ottica di miglioramento della conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro.