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Puglia. Caliandro (Sicet Cisl): “Si risolvano le criticità strutturali del patrimonio residenziale pubblico. Il caso Latiano”

Pubblicato il 14 Ott, 2025

La recente notizia del distacco di pezzi di intonaco e calcinacci da una delle palazzine di edilizia popolare (Erp) a Latiano, con conseguente intervento di Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri ed i forti rischi per l’incolumità pubblica fortunatamente scongiurati, ci consente di rilanciare le storiche rivendicazioni del Sicet Cisl Taranto Brindisi nei confronti della Regione Puglia e dell’Agenzia regionale Arca Nord Salento per la Casa e l’Abitare, in ordine alla necessità che sia salvaguardato un patrimonio pubblico che, qui come altrove nel Paese, pone crescenti criticità infrastrutturali giacché vetusto. 

E sono state, queste, rivendicazioni da noi riproposte anche in occasione del recente insediamento del nuovo Amministratore unico della stessa Agenzia con sede a Brindisi, che abbiamo sollecitato a riconvocarci dopo la prima ed unica riunione di saluti tenuta lo scorso luglio. 

Va detto che le Arca, presenti in ognuna delle province pugliesi, sono coinvolte da qualche tempo in un disegno di graduale raggruppamento di ruoli e funzioni,  stanti alcune difficoltà territoriali; una scelta politica che se diventasse definitiva potrebbe mettere in discussione la loro prossimità con buona pace di quelle periferie, come i piccoli Comuni, che viceversa avrebbero bisogno oggi più che mai di maggiore vicinanza, considerazione e cura. 

E’ noto, oltretutto, che le politiche dell’abitare sociale e del governo del territorio sono materia di legislazione concorrente, ovvero attribuite dal 2001 alle Regioni; ma è proprio da allora che esse soggiacciono ad uno stato di sofferenza perenne giacché le stesse Regioni si giustificano con la scarsa compartecipazione alla spesa da parte dello Stato che, a sua volta, si disimpegna trincerandosi, appunto, dietro la riforma del Titolo V della Costituzione. 

Un vero e proprio cortocircuito cui si dovrebbe porre fine, perché è inaccettabile anche immaginare che possano esistere inquilini di serie A ed altri di serie B per i quali il tema della salute e della sicurezza siano da considerare variabili indipendenti.  

Già le statistiche nazionali dicono del 64% degli immobili residenziali che richiederebbero lavori di consolidamento antisismico, interventi legati alla riduzione delle emissioni, al rischio idrogeologico e all’invecchiamento delle strutture in cemento armato. 

Poi è chiaro che se una rigenerazione urbana si realizza non già dove è più urgente  ma dove si mostra più redditizia, la situazione peggiorerà ancora di più.

Il nostro auspicio, al momento, è che il nuovo Consiglio regionale pugliese, espresso dalle imminenti elezioni di novembre, sappia operare grazie alle incessanti richieste del sindacato ma anche alla maggiore spinta delle Amministrazioni pubbliche locali, una virata decisiva verso il diritto all’abitare complessivamente inteso. 

La negazione di tale diritto causerebbe ulteriore disaffezione per l’agire politico ed un grave  vulnus alla coesione sociale. 

Nel caso specifico di Latiano, è evidente come il patrimonio di edilizia pubblica esistente abbia bisogno di interventi strutturali significativi e, altrettanto, che mai potrà essere brandito l’argomento del prevalente mancato introito di canoni da parte di Arca 


Nord Salento, come giustificazione perché essa non intervenga su un bene comune, seppur coesistente in qualche caso con proprietà privata. 

Ci risulta, intanto, che per il lotto 6 di vico Maggio entro la fine di quest’anno saranno appaltati i lavori che avranno inizio nei primissimi mesi del 2026 ed anche che Arca Nord Salento attende il nuovo anno, per poter richiedere ulteriori 100 milioni complessivi di finanziamenti – Fsc, Pnrr, Repower – per opere strutturali che andrebbero in appalto non prima della fine dell’anno prossimo. 

Cosa fare nel frattempo? 

Certamente non fa bene a Latiano convivere con l’attuale senso di insicurezza che serpeggia tra i cittadini e, in particolare, tra le famiglie delle palazzine Erp; è perciò auspicabile un’azione immediata di mappatura e di banca dati da parte dell’Amministrazione comunale di concerto con i tecnici di Arca Nord Salento, considerato altresì che le norme attribuiscono ai sindaci il potere di intervenire, mediante ordinanze urgenti, per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minaccino l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. 

Al contempo, riteniamo che la forza rivendicativa altrettanto esigente e permanente degli stessi inquilini, insieme con i sindacati di categoria come il Sicet Cisl, venga presa in considerazione dal dibattito politico cittadino. 

E, non per ultimo, che tali rivendicazioni ottengano maggiore credibilità dall’azzeramento della morosità laddove esistente, con la sottoscrizione di piani di rientro e tempistiche di regolarizzazione economicamente sostenibili. 

Il Sicet, presso la sede Cisl di Latiano, sita in via Attilio Spinelli n. 2, incontrerà per discuterne, nei prossimi giorni, gli inquilini Erp che lo vorranno, per tenere alta l’attenzione delle istituzioni pubbliche verso il tema della sicurezza e dell’incolumità pubblica, assai prima che tragedie annunciate possano ottenere la ribalta delle cronache nazionali.