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Basilicata. Bollettino (Cisl) “Firmato il rinnovo del Ccnl delle funzioni locali, ma già si guarda al rinnovo 2025-2027”

Pubblicato il 6 Nov, 2025

Dopo mesi di stallo, è arrivata la firma sulla pre-intesa per il rinnovo del Ccnl delle funzioni locali 2022–2024, «un risultato di grande rilievo che restituisce dignità, valore e prospettiva al lavoro pubblico», è il commento del segretario generale della Cisl Fp Pino Bollettino. «Si tratta di un accordo che come Cisl Fp abbiamo ricercato strenuamente e che riconosce aumenti economici significativi, nuovi diritti e maggiori tutele a centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori degli enti locali in tutta Italia, segnando un passo concreto verso il rafforzamento dei servizi alle comunità. Questo rinnovo rappresenta un segnale di fiducia e di rispetto verso chi, ogni giorno, garantisce il funzionamento delle nostre amministrazioni locali e assicura servizi fondamentali ai cittadini».

Il nuovo contratto porta con sé importanti novità: un incremento medio di circa 160 euro mensili, arretrati fino a 2.000 euro per il triennio 2022-2024 e la proroga, in deroga, delle progressioni verticali fino al 31 dicembre 2026. Tra le misure più innovative spiccano la possibilità di articolare la settimana lavorativa su quattro giorni, la previsione del buono pasto anche per chi lavora da remoto e il riconoscimento della formazione professionale solo in orario di servizio, con la valorizzazione dei crediti per gli iscritti agli albi professionali. Grande attenzione è stata posta anche al benessere lavorativo, con interventi mirati per contrastare stress e burnout, e con l’introduzione di tutele rafforzate in materia di maternità, paternità e congedi. La tutela legale e assicurativa è stata ampliata in caso di aggressioni o procedimenti giudiziari, mentre per le elevate qualificazioni (EQ) è previsto un aumento della retribuzione di posizione da 18 mila a 22 mila euro annui.

Secondo Bollettino «è un contratto che parla di futuro perché non si limita a migliorare le condizioni economiche, ma punta sullo sviluppo e la valorizzazione delle professionalità attraverso la formazione e su innovativi istituti di welfare per incrementare il benessere lavorativo. Con la firma del contratto si apre una nuova fase: da un lato, bisognerà attivare subito la contrattazione decentrata negli enti locali per dare piena attuazione agli istituti previsti dal nuovo Ccnl; dall’altro, sarà fondamentale proseguire il confronto con Governo e Parlamento per consolidare i risultati raggiunti, come il fondo di perequazione da 150 milioni inserito in legge di bilancio grazie all’impegno della Cisl Fp. Il nostro obiettivo ora è chiudere il rinnovo del contratto 2025-2027 in vigenza, raddoppiando l’incremento mensile fino a circa 300 euro, per colmare il gap retributivo con gli altri comparti pubblici e avvicinarci agli standard salariali europei. È una sfida sostenibile che affrontiamo con determinazione nella consapevolezza che firmare i contratti, oltre ad essere la vera mission dei sindacati, è la prima vera misura contro l’inflazione e il modo più concreto per restituire valore al lavoro pubblico e ai suoi protagonisti dopo decenni di narrazioni ideologiche. Ora possiamo davvero voltare pagina per una pubblica amministrazione sempre più innovativa, aperta ai giovani e alle nuove competenze», conclude Bollettino.