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Maratona per la Pace. Fumarola all’iniziativa della Fir Cisl “Il sapere è uno strumento di libertà, non di dominio. La conoscenza è il migliore antidoto all’ignoranza e alla paura”

“Noi crediamo nella pace come scelta sindacale e sociale, non solo come valore ideale. La pace è giustizia sociale, parità di diritti, sviluppo sostenibile. È partecipazione. Non c’è pace senza dignità delle persone, senza sicurezza, senza libertà di vivere e di lavorare senza paura. Per questo la nostra Maratona per la Pace che culminerà nel grande evento a Roma di sabato 15 novembre, dove avremo testimonianze importanti, non è stata in queste settimane solo una serie di iniziative simboliche: è stato un percorso per ricostruire un tessuto civile e culturale dove il rispetto, il dialogo, la solidarietà tornino al centro“. La Segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, ha concluso oggi a Roma, presso la sede dell’ISPRA, l’iniziativa su “Violenza di genere e Culture di guerra. La ricerca come via per la pace”, promossa dalla Fir Cisl nell’ambito della Maratona per la Pace.

“Se la guerra è la massima espressione della violenza organizzata, -ha aggiunto Fumarola- la violenza di genere è la più diffusa forma di guerra silenziosa. Quella che non fa rumore, che si combatte ogni giorno, anche in tempo di pace, nelle case, nei luoghi di lavoro, nello spazio pubblico e privato. Ogni femminicidio non è solo un delitto individuale: è una sconfitta della cultura, dell’educazione, delle istituzioni. La violenza non si manifesta solo nel gesto estremo del femminicidio. C’è la violenza economica, che nega indipendenza e libertà, la violenza verbale e psicologica, che umilia e isola.E c’è anche quella che si consuma nei luoghi di lavoro, sotto forma di molestie, ricatti, discriminazioni, silenzi”

“Ricerca è capacità di mettere in discussione le certezze, di aprire strade nuove, di immaginare alternative. Ed è proprio questo che serve oggi: una cultura della pace fondata sulla conoscenza, sulla verità, sulla dignità umana. Le lavoratrici e i lavoratori della ricerca sono protagonisti di questa sfida perchè il sapere è uno strumento di libertà, non di dominio. La conoscenza è il migliore antidoto all’ignoranza e alla paura” ha concluso.